Fiat: il piano Chrysler sarà presentato a novembre
I destini di Fiat e Chrysler non sono più nascosti Oltreoceano, a Detroit. Ieri Luca Cordero di Montezemolo era stato laconico sul capitolo Chrysler con quel: “Ci penserà Marchionne, se lo vorrà”. Il presidente della Fiat in questi giorni a Francoforte, dove è intervenuto in occasione del salone dell’auto, aveva detto che “c’è una squadra forte al lavoro” e non aveva neanche smentito l’idea che allo studio ci fossero “forti sinergie” con la Fiat. Ma l’attesa per qualche conferma in più è durata poco.
Stamattina è, infatti, apparso tra gli stand del Salone l’amministratore delegato Sergio Marchionne, dove si è intrattenuto per circa un’ora allo stand dove sono in vetrina i marchi del Lingotto e ha parlato con tutti i vertici dei brand del gruppo (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Ferrari, Chrysler, Dodge, Jeep). Poi è stato il turno dei giornalisti.
“Il piano per la Chrysler sarà presentato a novembre”, ha svelato il top manager del gruppo auto di Torino, aggiungendo che “la ristrutturazione del gruppo americano è un processo lento, ma sono attesi miglioramenti significativi nel 2010”. Come per esempio il target di automobili che verranno prodotte. Come specificato da Marchionne, Fiat, da sola con Chrysler, raggiungerà l’obiettivo ambizioso di 5,5-6 milioni di vetture.
Per i contenuti del piano invece è tutto rimandato fra due mesi. E nessuna indicazione è stata data dal manager anche su quando l’Alfa Romeo ritornerà negli Usa e dove sarà prodotta la 500 per il mercato americano. Il mercato sembra aver recepito il messaggio. Il titolo Fiat sulle parole di Marchionne è balzato in avanti, rivedendo quota 9 euro. Si tratta di un livello che non vedeva dal primo ottobre 2008. In questo momento l’azione sale dell’1,93% a 8,985 euro.