Fiat investe 700 milioni in Serbia: 200 mila vetture all’anno nel 2011-2012
La Fiat è in missione nella ex Jugoslavia e “sta discretamente rivitalizzando un impianto” che risale all’era di Tito nella Serbia centrale, precisamente nella città di Kragujevac. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal che sottolinea come il Lingotto, in stretta alleanza con il governo serbo, stia investendo 700 milioni di euro nell’impianto, dove prevede di produrre due nuovi modelli di cui uno potrebbe essere per il brand Chrysler. Lo stabilimento dovrebbe produrre 200 mila vetture all’anno nel biennio 2011-2012, con la possibilità di aumentare successivamente la produzione di 100 mila unità.
“Quasi tutte le auto prodotte saranno destinate alle esportazioni, ma Fiat non ha ancora reso noto a quali mercati le vetture saranno destinate. Dopo la Polonia e la Turchia, la Serbia sarà la terza area di produzione per Fiat nella regione”, aggiunge il Wall Street Journal. Il gruppo torinese sta quindi cercando di rendere l’impianto il più moderno possibile. Lo stabilimento è situato in un’area che era il cuore industriale della Jugoslavia di Tito prima della guerra civile.
“Abbiamo una forza lavoro a basso costo, altamente produttiva ed educata”, spiega Nebojsa Ciric del ministero dell’Economia e dello Sviluppo regionale serbo in un’intervista al Wall Street Journal. “La Serbia è conveniente perché è un paese povero”, osserva invece Zoran Mihajlovich, rappresentante sindacale degli ex dipendenti della Zastava, a cui apparteneva lo stabilimento. In Serbia, sottolinea il Wall Street Journal, lo stipendio medio mensile è di 300 euro e il governo sta lavorando per fare in modo che il paese diventi un hub manifatturiero offrendo generosi incentivi. Le relazioni tra il Lingotto e Zastava hanno radici profonde: risalgono, infatti, al 1954 e sono culminate nella creazione di Yugo nel 1980, basata sul modello della Fiat 127.
Sul fronte italiano le immatricolazioni di auto in Italia sarebbero cresciute del 12% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con l’inevitabile rallentamento dopo il 25% del primo bimestre 2010. Si tratta, probabilmente, dell’ultimo mese di rialzo in quanto da aprile non sarà più possibile immatricolare auto ordinate entro dicembre, beneficiando quindi degli incentivi. Non a caso girano indiscrezioni sugli ordini a marzo visti in calo del 30%, dopo il -25% dei primi due mesi dell’anno. Equita sim mantiene il giudizio buy sul titolo Fiat con target price a 12,4 euro. A Piazza Affari il Lingotto cede lo 0,81% a 9,76 euro.