Fiat: Chrysler, per banche varrebbe 10 miliardi di dollari
Le banche che si occupano del collocamento iniziale di Chrysler sul mercato azionario starebbero discutendo una valutazione del gruppo automobilistico tra i 9 e i 16 miliardi di dollari. E’ quanto risulta all’agenzia Bloomberg che cita alcune fonti, secondo cui l’orientamento degli istituti di credito guidati da JP Morgan e BofA Merrill Lynch (Barclays, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Ubs), sarebbe per una valutazione di circa 10 miliardi di dollari. Se così fosse la quota del 41,5% della controllata di Fiat in mano a Veba avrebbe un valore sui 4,15 miliardi, circa un miliardo in meno di quanto il fondo dei sindacati vorrebbe ottenere dalla vendita.
Secondo le ultime indiscrezioni, lo sbarco di Chrysler a Wall Street potrebbe avvenire già nei primi giorni di dicembre e tra un paio di settimane dovrebbe essere fissato il prezzo dell’Ipo per l’approdo in Borsa del gruppo automobilistico di Detroit controllato da Fiat. Anche se non è da escludere un accordo tra Fiat e Veba in extremis per la cessione della quota di minoranza del fondo al gruppo torinese, portando così a termine la fusione tra i due gruppi. La documentazione alla Sec, la Consob americana, era stata presentata in settembre su richiesta del Uaw, il sindacato statunitense delle quattro ruote che attraverso il fondo Veba controlla il 41,5% di Chrysler.
Nel frattempo, Fiat ha presentato al Salone dell’auto di Guangzhou la Ottimo, il secondo modello del gruppo torinese che verrà prodotto in Cina. Il primo modello nato dalla collaborazione tra Fiat e Gac (joint venture nata nel 2010) è stata la Viaggio, mentre la nuova Ottimo dovrebbe debuttare sul mercato del Paese asiatico nel primo trimestre del 2014. Oltre a questi modelli, Fiat esporta sul mercato cinese anche il Freemont e la 500.