Federfarma contro i tagli della spending review: verso serrata il prossimo 26 luglio
Minacciano una serrata i farmacisti italiani.
Se la situazione non dovesse sbloccarsi nelle prossime giornate si andrà verso una movimentazione dell’intero sistema fino ad arrivare alla chiusura di tutti i punti vendita italiani prevista per il prossimo 26 luglio. E’ questo quanto minacciato dall’associazione che riunisce i farmacisti del Bel Paese, Federfarma, che si oppone al decreto del governo che prevede importanti tagli alla spesa sanitaria.
Il decreto sulla spending review individua per la farmaceutica territoriale un nuovo tetto di spesa pari all’11,5%, in calo rispetto al tetto precedente fissato al 13,3%. Per la farmaceutica ospedaliera il nuovo tetto sarà invece pari al 3,2%, contro il precedente posto al 2,4%.
Secondo quanto è stato calcolato da Federfarma, questi tagli comporteranno nel 2013 mancati introiti per circa 40.000 euro per ogni singola farmacia italiana.
Una cifra che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore. La prima, inevitabile conseguenza si avrebbe a livello occupazionale: Federfarma prevede una riduzione di circa 20.000 posti di lavoro sui complessivi 64.000 attualmente impiegati nelle farmacie del Paese.
Una cifra che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore. La prima, inevitabile conseguenza si avrebbe a livello occupazionale: Federfarma prevede una riduzione di circa 20.000 posti di lavoro sui complessivi 64.000 attualmente impiegati nelle farmacie del Paese.
Per il presidente dell’associazione di categoria, Annarosa Racca, i tagli previsti sono insopportabili. Sono minacciate azioni “fino, se servirà, alla cancellazione della convenzione con il Sistema Sanitario nazionale”.