FCA al test conti 3° trimestre, ecco le attese. Nascita Stellantis si avvicina, su dividendo pre-fusione pende incognita Covid

Ulteriore step di FCA e PSA verso la nascita di Stellantis, il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi. Le due società in un comunicato congiunto fanno sapere che un ulteriore passo in tale direzione è stato fatto il 27 ottobre con la firma da parte dei rispettivi cda del progetto di fusione transfrontaliera relativo alla combinazione dei due gruppi. Le parti prevedono che l’operazione sia perfezionata entro la fine del primo trimestre 2021 subordinatamente alle consuete condizioni di closing previste dal combination agreement.
Oggi, intanto, sono attesi i conti del terzo trimestre di FCA con successiva conference call del ceo Mike Manley alle ore 13:00. Il consensus Bloomberg vede ricavi a 25 miliardi di euro, -8% su base annua; l’ebit a 1,3 miliardi (-34% a/a) e utile netto a 567 mln dai -179mln del 3° trimestre 2019 che aveva risentito dei costi di ristrutturazione di 1,4 mld. La preview di Equita SIM vede il gruppo italo-statunitense riportare ricavi per 24,13 mld nel 3° trimestre (dai 27,3 mld dell’analogo trimestre 2019), ebitda a 2,535 mld (+35% a/a), ebit adjusted a 1,09 mld (-44%) e utile netto per 620 mln.
Gli ultimi sviluppi e le possibili decisioni su dividendo pre o post fusione
Nei giorni scorsi varie indiscrezioni hanno anticipato il possibile semaforo verde alla fusione da parte della Commissione Antitrust europea. Bruxelles avrebbe ritenuto sufficienti le concessioni offerte dalle società per il mercato LCV (aumento della capacità produttiva riservata a Toyota nella JV con PSA Sevelnord – che produce Peugeot Expert e Citroen Jumpy e Toyota ProAce – e riparazione di marchi rivali presso i concessionari in alcune città). L’autorizzazione potrebbe arrivare già entro fine 2020, ben prima del 2 febbraio (data provvisoria limite entro la quale era atteso il verdetto della Commissione). Questo a detta degli analisti andrebbe ad accelerare sia il closing della fusione che la distribuzione del dividendo straordinario di FCA (2,9 mld).
Intanto il cfo di PSA, Philippe de Rovira, ha rimarcato che, alla luce del contesto di mercato molto incerto, risulta prematuro parlare della distribuzione del dividendo di 500 milioni di euro ciascuna prima della fusione. Il manager transalpino ha fatto capire che dipenderà anche dall’evoluzione del Covid nelle prossime settimane.
Lo scorso mese i due cda avevano concordato che sarà valutata la potenziale distribuzione di 500 milioni agli azionisti di ciascuna società prima della fusione o, in alternativa, la distribuzione di 1 miliardo da corrispondere successivamente al closing a tutti gli azionisti di Stellantis.
Verso la nascita del 4° gruppo auto al mondo
Lo scorso mese i due gruppi hanno modificato alcuni termini dell’accordo di fusione per tenere conto dell’impatto della pandemia. Riviste le stime delle sinergie che a regime saranno di oltre 5 miliardi annui, rispetto ai 3,7 miliardi originariamente stimati. Circa il 40% dei risparmi proverrà dalle spese relative ai prodotti, un altro 40% dagli acquisti e il 20% da altre aree, come marketing, IT e logistica. I costi totali stimati una tantum di implementazione per raggiungere queste sinergie sono aumentati da 2,8 miliardi sino a un massimo di 4 miliardi.
La fusione, annunciata a fine 2019, creerà il quarto più grande costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi.
Il nuovo gruppo avrà sede in Olanda e sarà quotata alle borse di Parigi, Milano e New York. Carlos Tavares, attuale ceo di Psa, sarà amministratore delegato, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni. La presidenza andrà a John Elkann, attuale presidente di FCA.
PSA cederà fino a un massimo del 7% di Faurecia prima della fusione
I consigli di amministrazione di FCA e PSA hanno anche concordato di consentire a Groupe PSA di cedere fino ad un massimo pari a circa il 7% del capitale di Faurecia precedentemente al perfezionamento della fusione e di adottare eventuali altre misure (ad eccezione di ulteriori cessioni di azioni) ritenute necessarie a garantire che Stellantis non acquisisca il controllo di Faurecia, in linea con quanto previsto nel Combination Agreement originario. Si prevede che questo possa facilitare l’ottenimento delle necessarie approvazioni normative relative alla fusione. Lo si apprende in una nota diffusa stamattina da FCA e PSA nella quale di indica che si prevede che il corrispettivo della cessione in oggetto sia distribuito agli azionisti di Stellantis insieme alla distribuzione della restante quota in Faurecia, come già annunciato il 14 settembre scorso, subito dopo il perfezionamento della fusione e successivamente all’approvazione da parte del cda e degli azionisti di Stellantis.