Facebook deride Princeton: entro il 2021 non avrà più studenti
Non si fa attendere la risposta di Menlo Park. Facebook non ci ha messo molto a rispondere ai due ricercatori di Princeton, John Cannarella e Joshua Spechler, che in uno studio pubblicato qualche giorno fa hanno pronosticato un calo degli iscritti a Facebook dell’80% nel giro dei prossimi tre anni. Nella loro ricerca Cannarella e Spechler hanno paragonato l’interesse di massa verso i social network alle epidemie, che si diffondono rapidamente e altrettanto velocemente scompaiono.
Nonostante le conclusioni dei due ricercatori non saranno piaciute molto ai piani alti di Facebook, il n.1 dei social network ha utilizzato l’arma dell’ironia per controbattere e la risposta è arrivata nientepopodimeno che da Mike Develin, famoso matematico statunitense assoldato da Zuckerberg. Develin, in uno studio congiunto con i colleghi Lada Adamic e Sean Taylor intitolato “Ridimensionando Princeton”, ha utilizzato le stesse metodiche adoperate dai due ricercatori di Princeton (una delle maggiori università della Ivy League) per smontare l’intero apparato accusatorio.
“Utilizzando la stessa robusta metodologia utilizzata nello studio (di Princeton, ndr), abbiamo cercato di capire di più circa l’Università di Priceton e non crederete a quello che abbiamo scoperto!”, riporta ironicamente Develin. “La nostra ricerca ha inequivocabilmente dimostrato che Princeton rischia di scomparire”.
Utilizzando lo stesso metodo per ricavare i dati dei ricercatori, una tecnica definita sarcasticamente “innovativa”, gli analisti di Facebook arrivano alla conclusione che il numero di studenti di Princeton scenderà a zero nel giro di pochi anni (entro il 2021). Tramite l’utilizzo della stessa metodologia di analisi, i ricercatori di Menlo Park rilevano che entro il 2060 finirà anche l’aria che respiriamo “e questo avrà gravi conseguenze per tutta l’umanità, e non solo per i nostri colleghi accademici nel New Jersey”.
Le conclusioni sono affidate a un post scriptum. “In realtà non crediamo che Princeton o l’aria che respiriamo stiano finendo. Amiamo Princeton (e l’aria). In qualità di studiosi dei dati, abbiamo voluto ricordare in maniera scherzosa che non tutte le ricerche nascono uguali e alcuni metodi di analisi portano a conclusioni abbastanza singolari”.