Eurozona: l’inflazione ai minimi dal novembre 2009, possibile mossa della Bce? (analisti)
La lettura dell'inflazione nell'Eurozona più bassa del previsto a marzo alimenta tra gli investitori l'ipotesi di un ulteriore allentamento monetario da parte della Bce, già nella riunione di giovedì. La prima stima da parte dell'Eurostat sull'inflazione si è attestata infatti al 0,5%, leggermente al di sotto del consenso e sui livelli più bassi dal novembre 2009.
"A conti fatti - sostiene Martin van Vliet, analista di Ing - la nostra idea rimane ancora quella di una conferma dei tassi di interesse da parte della Bce". L'esperto spiega che, vista l'enfasi con cui Draghi ha evidenziato nella scorsa riunione le aspettative di inflazione, che tornerà vicino al target a fine 2016, sarebbe una sorpresa se la Bce agisse in scia a un singolo dato di inflazione. Tuttavia, non sono escluse ulteriori mosse. "Per evitare un nuovo rafforzamento dell'euro - prosegue van Vliet - Draghi potrebbe essere costretto a scegliere tra una forward guidance più dettagliata o annunciare nuove misure di liquidità".
"A conti fatti - sostiene Martin van Vliet, analista di Ing - la nostra idea rimane ancora quella di una conferma dei tassi di interesse da parte della Bce". L'esperto spiega che, vista l'enfasi con cui Draghi ha evidenziato nella scorsa riunione le aspettative di inflazione, che tornerà vicino al target a fine 2016, sarebbe una sorpresa se la Bce agisse in scia a un singolo dato di inflazione. Tuttavia, non sono escluse ulteriori mosse. "Per evitare un nuovo rafforzamento dell'euro - prosegue van Vliet - Draghi potrebbe essere costretto a scegliere tra una forward guidance più dettagliata o annunciare nuove misure di liquidità".