News Dati Macroeconomici Eurozona, aumentano timori rischi al ribasso per la crescita (analisti)

Eurozona, aumentano timori rischi al ribasso per la crescita (analisti)

Pubblicato 29 Marzo 2019 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:15
Solo qualche giorno fa il presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, ha ricordato che rischi per le prospettive rimangono orientati al ribasso. E anche Gero Jung, capo economista di Mirabaud AM, sottolinea come siano in aumento i timori di rischi al ribasso per la crescita.

In un commento sull'eurozona Jung ricorda i sondaggi relativi a marzo evidenziano una debole attività economica alla fine del primo trimestre, con un calo persistente nel settore manifatturiero solo parzialmente compensato dalla stabilizzazione dei servizi. Per l'intero anno in corso ci aspettiamo una crescita del Pil inferiore all'1% e gli ultimi dati di marzo sono in linea con questo dato. Più in particolare, i Pmi preliminari suggeriscono che non è stato raggiunto il minimo nell'attività manifatturiera, con la Germania che mostra una particolare debolezza. Infatti, l'attività industriale tedesca è ulteriormente scivolata in territorio negativo: si prevede un'ulteriore contrazione della produzione, con una lettura dei Pmi di soli 45,0 (-2,9 punti).

Ancora più negativi risultano essere i dati sui nuovi ordinativi e i nuovi ordini per l’export. Un'ulteriore sorpresa negativa è stata la lettura dei dati Pmi in Francia, dove il Pmi compositi è diminuito di 1,7 punti a 48,7, con il settore manifatturiero e dei servizi in contrazione. Oltre all'Italia, Francia e Germania sono le due maggiori economie europee che difficilmente potranno dare un impulso positivo alla crescita.