News Indici e quotazioni Europa in rosso, Piazza Affari chiude a -1,6%. Vendite anche a Wall Street

Europa in rosso, Piazza Affari chiude a -1,6%. Vendite anche a Wall Street

17 Marzo 2023 17:45

Giornata negativa per le borse europee, con il Ftse Mib di Milano in ribasso dell’1,6% a 25.494 punti. Pesanti cali per Iveco (-4,3%), Telecom Italia (-4,1%), Finecobank (-4,1%) e Unicredit (-3,6%). In controtendenza Saipem (+1,7%) seguita da Stm (+0,4%).

Negativa anche Wall Street, in una giornata volatile anche a causa della contemporanea scadenza di opzioni e future su indici e opzioni. First Republic Bank arretra del 25%, nonostante l’iniezione di liquidità per complessivi 30 miliardi di dollari ad opera di 11 banche, tra cui Bank of America, Wells Fargo, Citigroup, JPMorgan Chase, Goldman Sach e Morgan Stanley.

Le turbolenze del settore finanziario innescate dal fallimento di SVB ha depresso il sentiment degli investitori, preoccupati per una possibile recessione economica. Nell’ultima settimana le banche americane hanno chiesto in prestito quasi 165 miliardi di dollari, un segnale indicativo delle difficoltà di finanziamento.

Rendimenti obbligazionari in calo, con il biennale in ribasso di 22 bp al 3,94% e il decennale (-15 bp) al 3,42%. Spread Btp-Bund a 193 punti base, con il decennale italiano al 4,03%. Dollaro in calo rispetto alle altre principali valute, con il cambio EUR/USD in rialzo a 1,067 e il dollaro/yen in discesa a 132,2. Tra le materie prime torna a perdere terreno il petrolio, con il Brent a 73 dollari.

I riflettori si spostano ora sulla riunione della Federal Reserve in programma la prossima settimana. Powell e colleghi dovrebbero optare per un rialzo dei tassi di 25 punti base, ma gli avvenimenti degli ultimi giorni lasciano molte incertezze. Da seguire anche l’evoluzione delle prospettive dei funzionari, alla luce delle aspettative di mercato che al momento prezzano un taglio dei tassi fino a 100 punti base rispetto al picco entro la fine dell’anno. Nei prossimi giorni verranno pubblicati anche gli indici Pmi preliminari di marzo in Europa e negli Usa, utili per definire più dettagliatamente il quadro macroeconomico del primo trimestre.