L’eurodollaro torna a scendere dopo i dati della Bce
Seconda parte con il segno meno per le quotazioni della moneta unica. Seduta a due velocità per l’euro che dopo essersi portato in quota 1,3244 dollari in scia dell’indice tedesco Ifo, che a gennaio ha fatto registrare il quarto incremento consecutivo portandosi a 107,4 punti, nella seconda parte ha perso una figura dopo la pubblicazione dei dati relativi i rimborsi della seconda Ltro (Long term refinancing operation) da parte della Banca centrale europea.
“Il cross -rileva Vincenzo Longo, Market Strategist di IG- sta testando il supporto dettato dal 38,2% del ritracciamento di Fibonacci nel rally partito sui minimi di luglio. Se questo livello dovesse cedere si apre la possibilità di un ritorno a 1,30”.
L’Eurotower ha annunciato che la prossima settimana 356 banche rimborseranno solo 61,1 miliardi di euro, l’11% circa rispetto ai 529 miliardi euro ricevuti nella seconda operazione di rifinanziamento a 3 anni e meno della metà rispetto alle attese.
Indicazioni ribassiste nel corso della mattina erano arrivate anche da Bruxelles dove la Commissione Ue ha ridotto, come da attese, la stima sull’andamento 2013-2014 dell’economia di Eurolandia.
Il dato relativo l’anno corrente è stato portato dal +0,1 al -0,3% mentre nel 2014 il Vecchio continente, grazie a un miglioramento che dovrebbe partire già da quest’anno, dovrebbe crescere dell’1,4%.
La cautela degli operatori è poi ovviamente attribuibile all’attesa per i risultati delle elezioni italiane. “A prescindere del colore del segno politico che governerà -continua Longo- la prima cosa che il mercato guarderà sarà la stabilità dello stesso”.