Eurodollaro a 0,98 entro fine anno

Continuate a puntare sul dollaro, la corsa ribassista dell’eur/usd non è finita. Questo il quadro che emerge dalla nota mensile relativa l’andamento del mercato valutario redatta dagli analisti di Royal Bank of Scotland. Ai minimi dal primo trimestre del 2003, il cambio eurodollaro secondo gli analisti di Rbs è pronto a bucare, per la prima volta in 12 anni, la parità.

“Differenti politiche monetarie tra Stati Uniti (che con cautela e pazienza si avviano al primo incremento dei tassi) e la Zona Euro (che ha appena iniziato il QE) rappresentano uno dei temi direzionali più convincenti degli ultimi anni”, si legge nel report dell’istituto. Nelle condizioni attuali, “una view ribassista sul cross eur/usd non necessita di un rapido incremento dei tassi da parte della Federal Reserve, improbabile alla luce di un’inflazione inferiore al target della Banca centrale”.

A scandire il ritmo della discesa potrebbe essere la Bce visto che l’andamento della deflazione nella Zona Euro è destinato a penalizzare euro e rendimenti reali e potrebbe spingere l’Eurotower a incrementare il bilancio ben oltre il livello scontato dal mercato. “In un contesto caratterizzato da un eccesso di capacità produttiva e dalla debolezza della domanda europea, non crediamo che l’attuale livello di stimoli sia sufficiente per far tornare l’inflazione in direzione dei target”.

Rbs stima che il cross eur/usd raggiungerà la parità entro la fine del terzo trimestre, che si porterà a 0,98 entro la fine dell’anno e a 0,95 dollari nei primi tre mesi del 2016.