Euro torna a guardare a questione Grecia

Dopo le forti non farm payrolls di ottobre che hanno fatto aumentare le probabilità di un rialzo dei tassi da parte della Fed a dicembre (secondo Bloomberg sono balzate quasi al 68%), nel weekend il membro della Fed John Williams ha confermato che un rialzo del tasso è il prossimo passo adeguato, anche se permangono le preoccupazioni per l’inflazione ancora a livelli bassi.
Intanto in Europa si torna a parlare di Grecia. Il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha confermato che dalla riunione di oggi dell’Eurogruppo non uscirà nessuno via libera alla tranche da 2 mld di euro di aiuti alla Grecia a causa delle divergenze tra Atene e i creditori su alcune misure da adottare. Questa somma doveva già essere erogata a ottobre, prima di un altro versamento previsto entro la fine dell’anno da 1 miliardo, nell’ambito del più vasto piano di aiuti da 86 miliardi concordato nel corso della scorsa estate.
“Tutti sanno che il terzo accordo sul salvataggio è insostenibile – rimarca Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst di Swissquote – Troppi debiti e troppo poca crescita. Era solo una questione di tempo prima che tale scenario si dipanasse. “Anche se gli eventi di oggi non hanno determinato l’andamento dell’euro – prosegue l’esperto di Swissquote – a nostro avviso si tratta di un’altra ragione per rimanere ribassisti sull’euro”.