Notizie Euro a un soffio da muro di 1,10 $, biglietto verde sale contro valute emergenti

Euro a un soffio da muro di 1,10 $, biglietto verde sale contro valute emergenti

5 Marzo 2015 09:13

Si confermano questa mattina le vendite sull’euro che ha aggiornato i minimi a oltre 11 anni contro il dollaro Usa. Il cross eur/usd è sceso fino a 1,1026. La spinta ribassista si è acuita ieri in scia alle deboli letture finali arrivate dagli indici Pmi servizi dell’eurozona e sulle attese per la riunione della Bce di oggi.

Inoltre la discesa è favorita dal parallelo apprezzamento del dollaro Usa rispetto a tutte le altre principali valute con il dollar index salito sopra la soglia di 96 per la prima volta dal 2003. Il biglietto verde si sta apprezzando con decisione anche rispetto alle valute emergenti, in particolare spiccano i nuovi massimi contro lira turca e real brasiliano.  Di contro si apprezza lo yuan dopo che il presidente cinese Li ha dichiarato che il paese punta ad avere valuta stabile ed a un incremento dell’utilizzo a livello globale.

L’euro guarda con particolare attenzione alle parole di Mario Draghi a margine della riunione odierna della Bce. Nel pomeriggio la divisa unica europea potrebbe tentare un allungo sotto la soglia di 1,10. “Per la tenuta di tale livello saranno fondamentali le parole di Draghi questo pomeriggio”, confermano gli analisti di Mpc Capital Services. Non sono però da escludersi delle prese di profitto se si considera che l’euro da inizio anno ha già perso oltre l’8% contro il biglietto verde. “Gli investitori potrebbero decidere di prendere profitto dopo i movimenti di discesa implementatisi di recente o di spingere ulteriormente a ribasso l’euro – commenta oggi Matteo Paganini, analista di Fxcm – movimenti prettamente tecnici ed indipendenti dalla parole di Draghi (a meno di evidenti sorprese, un market mover direzionale e di scenario potrebbe essere rappresentato da eventuali commenti sulla situazione greca)”.

Dietrofront anche della sterlina in attesa della BoE

Debole anche la sterlina scesa in area 1,524 contro il dollaro Usa. Oggi è in agenda anche la riunione della Boe con tassi visti fermi allo 0,5%. “Nel momento in cui dovessimo assistere ad un taglio di tassi (a nostro parere improbabile per la giornata di oggi) – rimarca Paganini – le reazioni potrebbero condurre il pound verso l’area di 1,5100, con scenari ribassisti di breve periodo da non escludere a priori anche in caso di un nulla di fatto da parte della BoE”.