Euro sempre debole sui mercati valutari
Inizio di settimana all’insegna delle prese di beneficio per l’euro che sui mercati valutari arretra rispetto alla principali valute. A metà pomeriggio la divisa unica viene scambiata a 1,2224 rispetto al dollaro Usa, a 0,7834 rispetto alla sterlina e a 96,24 nei confronti dello yen.
A pesare sull’euro contribuiscono i rinnovati timori per il rallentamento della crescita economica. Secondo le nuove stime diffuse questo pomeriggio dal Fmi in condizioni di politiche economiche favorevoli (lo scenario, quindi, più ottimistico) nel 2013 l’Eurozona crescerà dello 0,7%, cioè lo 0,2% in meno rispetto alla stima di aprile, mentre per quest’anno l’economia si contrarrà dello 0,3%. L’auspicio indicato dall’istituto internazionale è che la Bce operi un nuovo taglio dei tassi di interesse e continui a fornire liquidità al sistema anche attraverso misure non standard come la ripreda del Securities Market Programme, nuove aste Ltro a condizioni facilitate o un piano di quantitative easing. Per quanto riguarda gli Usa, invece, la crescita 2012 è prevista dal Fmi al 2,3% mentre quest’anno del 2%, in entrambi i casi lo 0,1% in meno rispetto alla stima Fmi dello scorso trimestre.
La divisa unica risente anche delle tensioni sui mercati obbligazionari che registrano la nuova impennata degli spread sui titoli di stato dei paesi periferici. Lo spread tra Btp e Bund ha toccato i 495 punti, sui massimi da gennaio, mentre il differenziale tra gli spagnoli Bonos e il Bund a dieci anni si attesta a 552 punti.