Euro: quotazioni tornano a crescere nella seconda parte
Seconda parte con il segno più per la moneta unica. L’euro torna ad apprezzarsi nonostante le tensioni in arrivo dal nostro Paese abbiano riacceso i timori sulla tenuta di una delle maggiori economie della Zona Euro. Sabato scorso il premier Monti ha annunciato di voler rassegnare le dimissioni a seguito della decisione del Pdl di togliere il sostegno al governo guidato dall´ex rettore della Bocconi.
A circa mezz’ora dalla chiusura delle Piazze europee l’eurodollaro quota 1,2929, lo 0,2% in più rispetto al dato precedente e mezza figura al di sopra del minimo intraday toccato nel corso della mattina. “Il cross dovrà mantenersi -rileva Filippo Diodovich, analista di IG- al di sopra del supporto a 1,2877, minimi della scorsa settimana, per evitare di peggiorare il quadro tecnico e gettare le basi per una estensione della flessione fino a 1,2839, ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci del rialzo messo a segno dai bottom di metà novembre”. Andamento simile anche per l’incrocio con la divisa nipponica che dopo esser sceso a 105,96 attualmente quota 106,4 yen.
Un sostegno per la moneta unica è rappresentato dalle indiscrezioni in arrivo da Atene: secondo i ben informati il piano di buy-back da 30 miliardi di euro, che ridurrà il debito ellenico di 20 miliardi, sarebbe praticamente concluso. Indicazioni positive sono arrivate anche dai dati diffusi dalla statunitense Commodity Futures Trading Commission: nell’ottava al 4 dicembre le scommesse nette ribassiste sull’euro si sono più che dimezzate passando da 66,7 a 32,8 mila.
Al di là delle questioni relative i Paesi del Club Med, il focus degli operatori è rivolto alle notizie in arrivo da Oltreoceano. Mercoledì sera da Washington la Banca centrale statunitense potrebbe indebolire il biglietto verde annunciando un nuovo ampliamento del proprio bilancio.