Euro in moderato recupero grazie alla stampella cinese
L’euro prova questa mattina un timido recupero nei confronti delle principali valute, snobbando i continui avvertimenti di Moody’s alla Periferia europea che, dopo aver avvisato la Spagna e aver tagliato drasticamente il rating di Dublino, oggi ha preso di mira il Portogallo. Moody’s ha messo sotto osservazione per un possibile declassamento il rating A1 di lungo termine di Lisbona e il rating Prime-1 di breve termine. La decisione dell’agenzia riflette le incertezze sul dinamismo economico del Paese e sulla sua abilità di accedere al mercato dei capitali a prezzi sostenibili. Moody’s ha aggiunto che il rating portoghese potrebbe subire un taglio di uno o due gradini (notch).
L’avvertimento di Moody’s non ha però compromesso la performance della moneta unica. Nei confronti del dollaro l’euro guadagna lo 0,26% a 1,3150, mentre rispetto allo yen avanza dello 0,20% a 110,11. In recupero anche sulla sterlina (+0,31% a 0,8484). La divisa europea resta invece sui minimi storici nei confronti del franco svizzero, trattando sotto quota 1,27.
L’Europa si è assicurata questa mattina un alleato di peso per contrastare l’avanzata della crisi del debito. La Cina, che ha investito in euro una quota delle sue riserve, che ammontano a 2.650 miliardi di dollari, si è detta pronta a sostenere le misure che l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale hanno elaborato per assicurare la stabilità finanziaria nel Vecchio Continente. Lo ha annunciato questa mattina il vice premier cinese, Wang Qishan, in apertura dei colloqui bilaterali economici. Wang ha precisato che Pechino avrebbe aiutato i Paesi membri della Ue a combattere la crisi del debito sovrano.