Notizie L’euro ignora la scure di Moody’s sulla Grecia e premia l’esito dell’asta spagnola

L’euro ignora la scure di Moody’s sulla Grecia e premia l’esito dell’asta spagnola

2 Giugno 2011 13:15

Seduta caratterizzata dalla prosecuzione del rimbalzo per l’euro nei confronti del dollaro: la divisa unica del Vecchio Continente sta incamerando la terza seduta consecutiva di rialzi, la settima se si esclude quella del 30 maggio. Gli investitori non si sono dunque fatti influenzare dalla decisione di ieri di Moody’s. L’agenzia di rating Usa ha infatti declassato nuovamente il merito creditizio della Grecia, abbassandolo di 3 livelli a Caa1 dal precedente B1. Per Moody’s la possibilità che Atene sia inadempiente entro i prossimi 5 anni sono ormai pari al 50%. “A titolo esemplificativo del giudizio assegnato, solo l’Ecuador, con il suo Caa2, viene ritenuto più pericoloso della Grecia per gli obbligazionisti”, evidenzia da Londra Anthony Grech, analista di Ig Markets. Per l’esperto tuttavia il downgrade non ha penalizzato il cambio in quanto “palesemente ovvia” alla luce dell’acuirsi delle tensioni sul futuro di Atene. In un giorno non particolarmente ricco di spunti sul fronte macroeconomico, l’attenzione è stata catalizzata dal brillante e sorprendente esito dell’asta spagnola. I circa 4 miliardi di euro di Bonos in scadenza ad aprile 2014 e 2015 ha permesso la copertura massima della forchetta indicata dal Governo della penisola iberica, “anche se i maggiori tassi di interesse richiesti dal mercato indicano che il nervosismo circa lo stato di salute finanziaria della Spagna permane” chiosa in conclusione Grech. Giudizio sostanzialmente condiviso da McGuire, strategist obbligazionario di Rabobank, secondo cui “i rendimenti sono stati alti rispetto alle emissioni precedenti, ma questo non sorprende considerando che recentemente sono aumentati i rendimenti dei bond dei Paesi periferici dell’Eurozona”. Allargando la visione anche ai timori di un rallentamento della crescita dell’economia americana, così come suggerito dai dati macro usciti nel pomeriggio di ieri, ecco spiegato perché l’euro è riuscito a portarsi con decisione sopra la soglia di 1,44. Scambiato in questi minuti a 1,4454, il cambio dopo aver superato le resistenze statiche poste a 1,4338 ha ora nel mirino il prossimo ostacolo resistenziale di area 1,4515.