Euro giù in scia a Draghi e ordini durevoli Us oltre attese
Accelerazione del dollaro sui mercati valutari dopo la lettura di maggio migliore delle attese degli ordini di beni durevoli statunitensi. Il dato ha fatto segnare un progresso del 3,6%, sopra le attese del mercato che erano +3%. Rivisto al rialzo il dato di aprile (da +3,5% a +3,6%). Buone indicazioni anche dal settore immobiliare con l’indice S&P Case Shiller che ad aprile ha registrato un +12,05% annuo dal +10,85% della precedente rilevazione (consensus era +10,6%).
Repentina la reazione del mercato con il cross euro/dollaro sceso sui minimi di giornata sotto quota 1,31 dollari, meno reattivo invece il dollaro/yen che si mantiene a 97,65. Sulla divisa unica europea si fanno sentire anche le parole pronunciate a Berlino da Mario Draghi a Berlino. Il numero uno della Bce ha rassicurato circa la necessità di portare ancora avanti l’attuale orientamento di politica monetaria molto accomodante. Tale orientamento, ha aggiunto Draghi, è destinato a durare ancora molto alla luce di uno scenario macro che vede bassa inflazione e disoccupazione elevata. Con queste parole l’Eurotower mostra delle posizioni distanti rispetto alla Fed facendo capire che il momento per l’avvio dell’exit strategy in eurozona non è ancora arrivato.