Euro ancora in picchiata, possibile rimbalzo nel breve

Non accenna ad arrestarsi la corsa al ribasso dell’euro. All’indomani dell’annuncio da parte della bce del varo di un quantitative easing da 60 miliardi di euro al mese, oltre le attese del mercato, la divisa unica europea cede un’altra figura contro il dollaro Usa con crss sceso fino a 1,1220, nuovi minimi a oltre 11 anni. Prima dell’annuncio di Draghi del QE la divisa europea ieri viaggiava vicino a quota 1,16. Da inizio anno l’euro ha già perso oltre il 7,5% portando a circa -18% il calo rispetto ai livelli di 12 mesi fa.
“Le pesanti vendite hanno reso ancor più marcate le condizioni d’ipervenduto (RSI al 19,5%) – rimarca Ipek Ozkardeskaya, market analyst di Swissquote Europe – Il sentiment è nettamente negativo. A nostro avviso, sono in corso coperture di corti, anche se discrete barriere per le opzioni dovrebbero frenare i tentativi di rialzo prima del fine-settimana”. Secondo Alessandro Fugnoli di Kairos la seconda gamba della svalutazione dell’euro partirà quando la Fed alzerà i tassi, probabilmente a metà 2015 “e nel frattempo si potrebbe assistere a un modesto e temporaneo recupero dell’euro quando arriveranno i primi dati macro positivi europei”.
Nuovi minimi per l’euro anche contro la sterlina con cross eur/gbp sceso sotto 0,75 per la prima volta dal febbraio 2008.