Euro ai minimi a due mesi, calo inflazione accende fari su mosse Bce
Finale di ottava con la retromarcia inserita per l’euro sceso sotto la soglia di 1,35 dollari per la prima volta dal novembre scorso. Il cross euro/dollaro è sceso fino a 1,3495, minimo a oltre due mesi, per poi attestarsi a 1,351. Euro in calo anche rispetto allo yen a quota 138.
L’euro ha reagito con decisione al calo a sorpresa dell’inflazione europea a gennaio che aumenta le pressioni per un taglio dei tassi da parte della Bce. La lettura preliminare diffusa oggi dall’Eurostat vede l’inflazione dell’eurozona scesa allo 0,7% annuo dallo 0,8% fatto registrare a dicembre. Il consensus Bloomberg era invece per un rialzo allo 0,9%. E’ il quarto mese consecutivo che l’inflazione si mantiene sotto l’1%, meno della metà del target del 2% indicato dalla Bce. La discesa del’inflazione proprio allo 0,7% aveva fatto scattare lo scorso novembre il taglio dei tassi da parte della Bce al nuovo minimo storico dello 0,25%.
Per la riunione Bce del prossimo 6 febbraio il consensus Bloomberg è di un nulla di fatto con tassi di interesse fermi allo 0,25% e tasso sui depositi a zero. Recentemente si sono espresse per un prossimo taglio dei tassi Commerzbank e Barclays Plc. Entrambe vedono entro marzo un taglio del tasso di interesse allo 0,1 per cento e del tasso di deposito a -0,1%.
Il ventaglio di misure a disposizione di Francoforte resta molto ampio – commenta Vincenzo Longo, market strategist di IG – si va dal taglio del tasso di rifinanziamento principale allo 0,1% (dallo 0,25% attuale) all’acquisto di asset delle banche. I recenti tagli dei tassi di interesse non hanno avuto gli effetti sperati e anche le due Ltro hanno solo tamponato una situazione di emergenza riportando la calma sui mercati finanziari”.