Notizie Notizie Italia Erdogan trionfa e scaccia incertezza politica, Lira respira ma future mosse del Sultano fanno paura

Erdogan trionfa e scaccia incertezza politica, Lira respira ma future mosse del Sultano fanno paura

25 Giugno 2018 10:10

La netta affermazione per Recep Tayyip Erdogan alle elezioni presidenziali in Turchia fa respirare la lira turca e in generale gli asset del paese. Erdogan ha ottenuto la maggioranza assoluta con il 52,6 per cento delle preferenze, mentre lo sfidante più vicino, Muharrem Ince del Partito popolare repubblicano laico, o CHP, si è fermato al 30,7 per cento. Decisivo è stato l’apporto dei nazionalisti dell’Mhp, veri vincitori delle elezioni e senza i quali Erdogan non avrebbe centrato l’ennesima vittoria schiacciante che allunga il “regno del Sultano”, al potere da ormai 16 anni.

“La scommessa del Sultano, di anticipare le elezioni per portare a casa il risultato prima che un più evidente avvitamento economico-finanziario ne compromettesse la possibilità, ha pagato”, rimarca JCI Captal.

L’affermazione di Erdogan sta contribuendo oggi da allentare le tensioni che negli ultimi mesi avevano condizionato i mercati. Balzo del 3% per la lira turca e anche la Borsa di Istanbul segna un rally di oltre il 2%. Se da un lato l’esito delle elezioni fa aumentare la stabilità politica del paese, dall’altro gli analisti temono che l’operato di Erdogan, che avrà poteri decisamente più ampi in virtù della riforma costituzionale che ha ampliato i poteri del presidente, vada a erodere ulteriormente la fiducia sul paese. In particolare Goldman Sachs evidenzia come le parole di Erdogan in campagna elettorale alimentano timori circa il possibile intaccamento dell’indipendenza della Banca centrale e quindi sull’outlook economico del paese.

Scatto della Lira, ma investitori non sono convinti 
Sul valutario riprende quota la lira turca che questa mattina è arrivata a guadagnare il 3 per cento contro il dollaro Usa con cross usd/try che ora viaggia in area 4,54. La divisa turca negli ultimi due mesi era arrivata a perde oltre il 20%. Il rimbalzo della lira potrebbe avere però vita breve e secondo gli analisti JCI Capital potrebbe essere utilizzato per alleggerire poiché se da un lato sicuramente è un mercato sottovalutato, dall’altro “perché diventasse una vera occasione d’acquisto c’era bisogno di una svolta politica che non è arrivata“.

Per Erdogan si profilano 5 anni di mandato a pieni poteri con focus da subito sull’economia, che rischia di subire il contraccolpo del crollo della lira turca. La riforma costituzionale varata lo scorso anno per metterà al presidente di nominare i membri del governo e i vicepresidenti senza dover ricorrere alla fiducia parlamentare. Erdogan sceglierà anche diversi alti funzionari dello Stato (tra cui 12 dei 15 componenti della Corte costituzionale e 6 sui 13 del Csm).