L’era Yellen inizia sotto il segno della forza ritrovata per il dollaro Usa
Oggi pubblichiamo un’analisi sul dollaro statunitense a cura di Stefano Gianti, analista di MIG Capital.
Inizia ufficialmente questo mese il mandato di Janet Yellen, prima donna a guidare la Federal Reserve. Sicuramente l’economia statunitense naviga in acque migliori rispetto a qualche anno fa, ma bisogna sicuramente prestare attenzione ad ogni singola mossa, visto che la situazione rimane critica e la riduzione della liquidità che la Federal Reserve immetterà nel sistema sarà ora di “soli” 65 miliardi al mese, di conseguenza la propensione al rischio degli investitori che sono a conoscenza che questo importo continuerà a diminuire nel tempo, sarà ora più limitata. I primi a venirne intaccati saranno i mercati emergenti e sul fronte valutario potrebbe continuare nelle prossime settimane l’apprezzamento del dollaro USA. Rispetto al minimo di fine dicembre il Dollar Index si è apprezzato del 2% e si trova ora a testare ora per la terza volta are 81.50, livello dove si trova un salto di prezzi (gap) che non viene chiuso da metà settembre. E’ ipotizzabile che la rottura rialzista non avvenga immediatamente, è possibile che assisteremo ad un leggero ritracciamento del valore dell’indice.
Molto interessante il confronto con l’euro/dollaro, vista la correlazione negativa pari al -96% tra l’andamento dei due valori. Questo cambio ha già rotto al ribasso durante la seduta di venerdì il primo supporto a 1.3507. La figura tecnica evidenziata sul grafico, conosciuta nell’analisi tecnica col nome cuneo o wedge, evidenzierebbe un obiettivo ribassista di tre figure. Al momento potrebbe essere più opportuno sfruttare il movimento ribassista su timeframe inferiori, come il grafico 4 ore od orario.