Enria (Bce) lancia attenti su rischio derivati e leva finanziaria, ‘banche non sufficientemente prudenti’
Un attenti all'assunzione del rischio eccessivo da parte delle banche è stato rinnovato oggi da Andrea Enria, numero uno della Vigilanza bancaria della Bce.
In un discorso tenuto all'Università di Napoli Federico II, Enria ha parlato dei rischi che si stanno affacciando sui mercati finanziari a seguito della crisi scatenata dalla pandemia Covid-19.
Tra questi, c'è anche "la crescita costante dei mercati dei prestiti con leva finanziaria e delle obbligazioni ad alto rendimento".
"In un ambiente finanziario caratterizzato dall'interconnessione tra le banche e il cosiddetto settore bancario ombra, una eccessiva assunzione di rischio in mercati come il credito con leva finanziaria e i mercati dei derivati legati alle azioni minaccia di lasciare le banche eccessivamente esposte a improvvisi aggiustamenti e correzioni del prezzo degli asset".
"Se vogliamo assistere a una ripresa regolare e solida dalla pandemia, le banche devono applicare le lezioni apprese dalle crisi passate, in particolare in questo delicato momento", ha detto ancora Enria, riferendosi "all'eccessiva ricerca di rendimento, che alimenta il crescente appetito per la leva finanziaria, la complessitè e l'opacità dei mercati finanziari".
"Nonostante la turbolenza dei mercati finanziari che ha accompagnato lo scoppio della pandemia, abbiamo osservato una continua esuberanza in quei mercati - ha sottolineato ancora Enria - Questo è preoccupante e le banche non hanno risposto sufficientemente alle nostre richieste di prudenza da parte della vigilanza".
Di conseguenza, "in aree chiave come la finanza a leva...abbiamo intenzione di dispiegare una vasta gamma di strumenti di supervisione che abbiamo a disposizione, includendo richieste minime di capitali proporzionate a profili di rischio specifici su banche individuali, nel caso in cui ciò dovesse diventare necessario".
Da segnalare che, stando a quanto riportato da Bloomberg News la scorsa settimana, la Bce avrebbe detto a Deutsche Bank che, probabilmente, avrà bisogno di maggiore capitale per coprire il rischio dei prestiti a leva.
In un discorso tenuto all'Università di Napoli Federico II, Enria ha parlato dei rischi che si stanno affacciando sui mercati finanziari a seguito della crisi scatenata dalla pandemia Covid-19.
Tra questi, c'è anche "la crescita costante dei mercati dei prestiti con leva finanziaria e delle obbligazioni ad alto rendimento".
"In un ambiente finanziario caratterizzato dall'interconnessione tra le banche e il cosiddetto settore bancario ombra, una eccessiva assunzione di rischio in mercati come il credito con leva finanziaria e i mercati dei derivati legati alle azioni minaccia di lasciare le banche eccessivamente esposte a improvvisi aggiustamenti e correzioni del prezzo degli asset".
"Se vogliamo assistere a una ripresa regolare e solida dalla pandemia, le banche devono applicare le lezioni apprese dalle crisi passate, in particolare in questo delicato momento", ha detto ancora Enria, riferendosi "all'eccessiva ricerca di rendimento, che alimenta il crescente appetito per la leva finanziaria, la complessitè e l'opacità dei mercati finanziari".
"Nonostante la turbolenza dei mercati finanziari che ha accompagnato lo scoppio della pandemia, abbiamo osservato una continua esuberanza in quei mercati - ha sottolineato ancora Enria - Questo è preoccupante e le banche non hanno risposto sufficientemente alle nostre richieste di prudenza da parte della vigilanza".
Di conseguenza, "in aree chiave come la finanza a leva...abbiamo intenzione di dispiegare una vasta gamma di strumenti di supervisione che abbiamo a disposizione, includendo richieste minime di capitali proporzionate a profili di rischio specifici su banche individuali, nel caso in cui ciò dovesse diventare necessario".
Da segnalare che, stando a quanto riportato da Bloomberg News la scorsa settimana, la Bce avrebbe detto a Deutsche Bank che, probabilmente, avrà bisogno di maggiore capitale per coprire il rischio dei prestiti a leva.