Enel brilla mentre Fiat crolla sotto il peso delle vendite
A sostenere l'S&P/Mib40 è stato soprattutto il ritrovato vigore di Enel, tornata a rivedere i livelli dell'estate del 2001. Il colosso elettrico italiano ha rilasciato i dati preliminari relativi al 2004, che hanno mostrato un Ebitda a quota 11 miliardi di euro, in crescita dell'12% dai 9,8 miliardi di euro del 2003. Il denaro ha poi premiato le azioni del comparto media Mondadori, L'Espresso e Mediaset. Gli ordini di acquisto hanno anche spinto in avanti Mediobanca, sui livelli massimi dal luglio del 2001, e Italcementi, che si è portata a ridosso del record degli ultimi sei anni. Nelle sale operative spiegano che il comparto cementiero resta interessante. "In particolare Cementir sembra darsi il cambio con Buzzi, salita da inizio anno di circa il 16%", dice un trader. Di tutt'altro segno Fiat. L'azione del Lingotto ha vissuto infatti una giornata di sofferenza, prendendo male la notizia del mancato raggiungimento di un accordo con General Motors. Nel caso in cui Fiat dovesse esercitare l'opzione put riguardante la vendita dell'Auto a GM (e a partire da oggi sarebbe del tutto autorizzata a farlo), il rischio sarebbe quello di ritrovarsi molto presto faccia a faccia con il "partner" americano in un Tribunale. GM ritiene infatti che l'opzione put in mano a Fiat abbia ormai perso valore. In deciso calo anche Fastweb, Edison, Intesa, Saipem e ST Microelectronics.