Elizabeth Warren è il grande spauracchio degli investitori per il 2020. Ecco perché
Nel 2020 il mondo riuscirà a evitare una recessione globale, le previsioni sugli utili stanno migliorando, anche se le elezioni americane rimangono un rischio elevato. Così i CIO di Fidelity International nell’Outlook per il nuovo anno in cui sottolineano come il grande rischio per gli investitori nel 2020 è che Elizabeth Warren venga scelta come candidata dei Democratici e che i mercati accusino un arretramento a fronte dei primi segnali di deterioramento delle condizioni della liquidità.
Rischio elezioni USA
Anche il capitale privato potrebbe essere nel mirino di Warren, dato il focus sulle imposte delle imprese. Mentre i consumatori statunitensi sono riusciti a evitare una recessione dell’economia nel 2019, alcuni segnali –sottolinea Fidelity – indicano che l’occupazione potrebbe essere vicina a un massimo. Le offerte di nuovi posti di lavoro sono state negative nel 2019 e potrebbero restarlo nel 2020. Se i consumatori, così come le aziende, iniziano a prevedere un aumento delle tasse, i consumi potrebbero frenare bruscamente.
Se dovesse registrarsi una rotazione, potrebbero aumentare le opportunità al di fuori degli Stati Uniti, in particolare sui mercati emergenti e sull’Europa. Anche gli sviluppi in termini di corporate governance registrati in Giappone sono interessanti e per la prima volta in 20 anni, il recente aumento delle tasse potrebbe migliorare le condizioni per gli investitori.
Nel 2020 torneranno gli utili. Possibile ripresa dei value
Nel 2020, assicura Romain Boscher, Global CIO, Equities, torneranno gli utili. Dopo un periodo difficile segnato dall’inasprimento della politica monetaria della Fed e dal rallentamento degli utili, i mercati azionari hanno rimbalzato e gli utili potrebbero toccare i minimi per poi riprendersi: dopo un 2019 piatto, nel 2020 la crescita degli utili dovrebbe attestarsi intorno all’8%. I tassi di interesse, continuano gli analisti di Fidelity, dovrebbero restare bassi e non è escluso che scendano ulteriormente.
Se la crescita dovesse recuperare terreno nel 2020, i titoli ciclici e value, trascurati in passato, potrebbero tornare in auge, a eccezione delle banche.
Il motto per il 2020: politica fiscale in primo piano
“Il mio motto per il 2020 sarà: la politica fiscale in primo piano (o “FMI”, in omaggio all’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che ha invocato un’espansione fiscale). Stiamo probabilmente sottostimando il margine di manovra fiscale di Cina e Stati Uniti, mentre le banche centrali in Giappone ed Europa stanno spingendo i propri governi ad aumentare la spesa” continua Boscher.
Il principale rischio per il 2020, continua Fidelity, è che la politica delle banche centrali non riesca a dare slancio alla crescita, i governi riducano gli incentivi fiscali e l’economia globale entri in recessione. Pensiamo che la recessione sarà scongiurata a fronte di un soft landing dell’economia globale, afferma Steve Ellis, Global CIO, Fixed Income.
“Tuttavia, in caso di recessione degli Stati Uniti, il rischio di default potrebbe salire e la solidità dei bilanci diventerebbe ancora più importante.”