L’Eliseo frena l’operazione Alcatel Thales
E' ancora presto per capire quale sarà il ruolo di Finmeccanica nell'operazione che potrebbe portare alla confluenza tra le aziende francesi Alcatel e Thales nel campo dei satelliti. Anche ieri i colpi di scena non sono mancati. Il consiglio di amministrazione di Alcatel (la società con cui il gruppo italiano ha stretto due joint venture nel settore spaziale), da cui si attendeva una più precisa definizione dell'accordo, si è concluso con un esito inaspettatamente interlocutorio. A complicare il quadro si sarebbe messa la politica, con l'intervento del presidente francese Jacques Chirac, favorevole all'inserimento nel progetto del colosso tedesco Eads. L'Eliseo avrebbe fatto rinviare il cda di Thales (di cui possiede il 31,3%) che era previsto per ieri sera. Thales e Alcatel erano infatti pronte per concludere l'operazione che prevede l'apporto delle attività spazio detenute da Alcatel insieme con Finmeccanica , in cambio di un rafforzamento nel capitale di Thales (dal 9% al 25%). La prospettiva di un'integrazione di Eads nel progetto veniva considerata eventuale e successiva. Su questo schema, che prevede anche la preventiva fusione di Alcatel con Lucent Technologies, era confluito il consenso del governo ma il comunicato diffuso ieri da Alcatel al termine del cda è il segnale più chiaro della frenata subita dall'operazione: "Le tattative con Lucent Technologies stanno proseguendo. La fusione sarà portata a termine a prezzi di mercato".