Ecofin: via libera a riforma della vigilanza finanziaria, tassa banche divide i Paesi Ue
Via libera dei ministri dell’Economia dell’Eurozona alla riforma della vigilanza finanziaria. Dal prossimo anno diventeranno quindi operative le tre nuove autorità di controllo a livello europeo su banche, mercati e assicurazioni. Inoltre sarà creato lo European Systemic Risk Board (Esrb) che, sotto il controllo della Banca Centrale, avrà il compito di vigilare sui rischi per la stabilità dell’area euro. Il Parlamento europeo dovrà adesso approvare le nuove regole nella seduta del prossimo 20 settembre. “La riforma ha lo scopo di definire nuove basi per la supervisione in Europa, eliminando le lacune che si sono evidenziate durante la crisi finanziaria”, viene spiegato dal comunicato dell’Ecofin.
Dal 2011, inoltre, gli obiettivi delle politiche di bilancio dei Paesi di Eurolandia saranno oggetto di confronto preventivo nella prima parte dell’anno. Indicare un timing preciso ha il suo perché: viene fatto in modo che governi e parlamenti nazionali tengano conto delle indicazioni europee quando dovranno definire nel dettaglio le loro finanziarie.
Nessun accordo invece sull’introduzione di una tassa per le banche, caldeggiata in modo particolare dal fronte franco-tedesco. A niente è servita la netta presa di posizione del presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso: “difendo la tassazione delle attività finanziarie e il prossimo autunno presenteremo una proposta”.
Sulla proposta di tassare gli istituti di credito, per finanziare un fondo anti crack finanziari, “devo ammettere che attualmente non c’è unanimità di vedute”, ha dichiarato sinceramente il presidente di turno dell’Ecofin, il belga Didier Reynders. Ma come la pensano i grandi Paesi del Vecchio Continente? L’Italia ha già detto più volte di essere contraria a tale misura, mentre Germania e Francia spingono per una decisione a livello europeo su questa materia. La Spagna sembra quella più prudente, come conferma la dichiarazione del ministro Elena Salgado, secondo cui “esistono grandi difficoltà pratiche”.