Draghi meno colomba del previsto, l’euro rimbalza dai minimi
Nulla di fatto da parte della Bce che parzialmente delude le attese del mercato e provoca un deciso rimbalzo dell’euro. In coincidenza con l’avvio della conferenza stampa di Mario Draghi l’euro/dollaro si era portato sui nuovi minimi a oltre due anni a quota 1,2277 proprio sulle attese di toni molto aggressivi da parte del numero uno dell’Eurotower. Invece la Bce ha rinviato al prossimo anno qualsiasi tipo di decisione in merito all’ampliamento delle misure contro il rischio deflazione provocando un rimbalzo di oltre una figura della divisa unica europea. Il cross eur/usd è così repentinamente risalito sopra quota 1,24.
Draghi ha ricordato che il consiglio direttivo “resta unanime sul ricorso a nuove misure non convenzionali di fronte al prolungarsi di rischi di una inflazione troppo bassa”. All’inizio del prossimo anno il board Bce valuterà gli effetti delle misure attuate fino a questo momento, l’impatto dei cambiamenti nel prezzo del petrolio e le prospettive di stabilità dei prezzi; se l’inflazione resterà bassa il board dell’istituto di Francoforte, ha ricordato Draghi, è unanime nell’utilizzare tutti i mezzi a disposizione.
Le nuove stime dello staff dell’Eurotower vedono il Pil salire dello 0,8% quest’anno, lo 0,1 per cento in meno rispetto a quanto stimato in precedenza. Il prossimo anno il Pil dovrebbe accelerare leggermente a +1% rispetto al +1,6% indicato in precedenza. Limate soprattutto le stime sull’inflazione che non prendono ancora in considerazione gli ultimi cali vistosi del prezzo del petrolio. Il 2014 dovrebbe vedere l’inflazione allo 0,5% rispetto al +0,6% della precedente previsione. Nel 2015 l’inflazione è invece attesa a +0,7% (da precedente +1,1%).