Draghi manda in orbita Piazza Affari, Ftse Mib chiude con un balzo di oltre il 4%. Banche in volo
La Borsa di Milano ha chiuso in deciso rialzo, con i bancari che hanno fatto la parte del leone soprattutto dopo le parole di Mario Draghi. Finalmente l’ex numero uno di Bankitalia ha spiegato il tanto atteso piano della Bce che prevede l’acquisto illimitato di bond degli Stati dell’Eurozona con scadenza da 1 a 3 anni. L’acquisto seguirà alla richiesta da parte del Paese coinvolto di aderire ad un programma pieno del fondo EFSF/ESM, dopodiché la Bce interverrà potendo decidere a discrezione del Consiglio direttivo se mantenerlo o sospenderlo a stabilità finanziaria raggiunta o a condizioni non rispettate da parte del Paese membro. Gli acquisti da parte della Bce verranno comunicati settimanalmente. Lo scopo di questo piano, ha più volte specificato Draghi, è quello “di ripristinare l’unicità della politica monetaria europea”. La Bce, ha ribadito il numero uno dell’Eurotower, “agisce all’interno del suo mandato con lo scopo di impedire scenari distruttivi nella zona Euro. L’Euro è irreversibile”. E così lo spread è crollato sotto quota 380 punti base, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 4,31% a 15.780 punti.
La repentina discesa dello spread ha letteralmente fatto volare i titoli del comparto bancario: Popolare di Milano ha guadagnato il 10,68% a 0,473 euro, Bper l’8,51% a 4,924 euro, Unicredit il 7,90% a 3,498 euro, Ubi Banca l’8,52% a 3,006 euro, Monte dei Paschi il 6,06% a 0,239 euro, Intesa SanPaolo il 6,11% a 1,338 euro, Mediobanca il 5,74% a 4,198 euro, Banco Popolare il 5,96% a 1,263 euro. Performance brillante anche per Impregilo (+6,17% a 2,994 euro) in scia alla promozione da parte di Intermonte che ha alzato la raccomandazione sul titolo del general contractor a outperform dal precedente neutral. Acquisti corposi su Generali (+5,49% a 12,11 euro) che ha raggiunto un nuovo accordo per la cessione entro ottobre dell’intera partecipazione del 69,13% in Migdal Insurance and Financial Holdings a Eliahu Insurance Company, ad un prezzo di 705 milioni con un premio implicito di circa il 23% rispetto al prezzo di mercato del 5 settembre 2012 sulla Borsa di Tel Aviv e un multiplo del 17,1 volte rispetto agli utili netti consolidati 2011 di Migdal.
Positiva Telecom Italia (+3,34% a 0,773 euro). Stando a quanto riportato da Il Messaggero, il Fondo Strategico Italiano (controllato da Cdp) avrebbe selezionato Deutsche Bank come advisor per la valutazione della rete di accesso del colosso italiano tlc. “La notizia, se confermata, attesterebbe le aumentate chance di un deal tra Telecom e Cdp sulla rete”, ha spiegato Equita. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, la società guidata da Franco Bernabè scorporerebbe la rete di accesso, Metroweb conferirebbe i suoi assets e Cdp sottoscriverebbe un aumento di capitale da 3 miliardi di euro. La rete Telecom sarebbe valutata circa 12 miliardi e il gruppo delle telecomunicazioni controllerebbe circa il 75% della nuova società di rete. Molto bene anche i due colossi pubblici dell’energia: Eni ha guadagnato il 3,81% a 17,69 euro, Enel è avanzata del 3,32% a 2,742 euro.
Luxottica ha viaggiato in controtendenza per tutta la seduta chiudendo con un ribasso del 4,76% a 28,01 euro. Ieri Leonardo del Vecchio, patron dell’azienda, ha deciso di cedere una parte del suo pacchetto pari al 7%. L’operazione è stata avviata ieri dalla holding Delfin attraverso un accelerated bookbuilt offering riservato ad investitori istituzionali. “Questa operazione – ha dichiarato lo stesso Del Vecchio – è volta ad aumentare la liquidità del titolo Luxottica, come risposta alle crescenti richieste degli investitori che in questi anni hanno seguito i successi del gruppo”.