Dollaroyen consolida in attesa della Fed

Inizio di ottava all’insegna del consolidamento per il cambio dollaroyen. Dopo il massimo dall’ottobre del 2008 toccato la scorsa ottava a 103,91 yen, lo usd/jpy (102,92¥) si prende una pausa in attesa dell’esito del meeting della Banca centrale statunitense che, alla luce delle indicazioni migliori del previsto arrivate dal mercato del lavoro e del dissolvimento dell’incubo “shutdown” dopo l’approvazione del bilancio, potrebbe anche decidere di dare il la al tanto atteso “tapering”.
“Reputiamo che vi siano elevate probabilità (40%) di un inizio del tapering già mercoledì sera (riduzione di 5-10 miliardi di dollari negli acquisti di Treasuries a M/L periodo)”, rileva Filippo Diodovich di IG. Secondo l’esperto è comunque “più probabile che il numero uno della Fed, Ben Bernanke, possa decidere di continuare gli stimoli monetari almeno per un altro mese fino al meeting di gennaio (ultima riunione che sarà presieduta dall’attuale governatore)”.
Nel corso della prima parte il dollaroyen si è spinto fino a 102,64¥ in scia delle indicazioni arrivate dall’indice giapponese Tankan, salito più del previsto sia per quanto riguarda il manifatturiero (da 12 a 16 punti) sia nel caso del settore dei servizi (da 14 a 20 punti).
Indicazioni contrastanti invece per Eurolandia che ha visto il Pmi manifatturiero di dicembre (dato flash) salire da 51,6 a 52,7 punti e il dato relativo il terziario scendere da 51,2 a 51. Nonostante un incremento, sotto le stime anche la bilancia commerciale, il cui surplus a novembre è passato da 12,4 a 14,5 miliardi di euro(consenso 15,2). La moneta unica in questo momento vede il cambio con la divisa del Sol levante arretrare a 141,66 mentre l’incrocio con il biglietto verde sale dello 0,2% a 1,3760.