Notizie Dollaro ripiega ai livelli pre-payrolls, parole Obama frenano entusiasmi

Dollaro ripiega ai livelli pre-payrolls, parole Obama frenano entusiasmi

8 Giugno 2015 14:31


Si mantiene elevata la volatilità sul forex con euro e sterlina tornati ai livelli pre-payrolls contro il dollaro Usa. Nel pomeriggio il cross tra euro e dollaro ha accelerato il movimento rialzista odierno tornando di slancio sopra quota 1,12 (massimo a 1,1224), in rialzo dello 0,8% rispetto ai livelli di chiusura di settimana scorsa. Movimento che è dettato dal ritracciamento generale del biglietto verde rispetto alle altre principali valute con il dollar index che segna un calo di oltre mezza figura rispetto ai livelli di chiusura di venerdì scorso. 

Il mercato oggi guarda anche a quanto emerso dal G7 tenutosi in Germania con il presidente statunitense Barack Obama che avrebbe riferito agli altri leader, secondo una fonte diplomatica francese riportata dall’agenzia Bloomberg, che il dollaro forte rappresenta un problema. Parole del presidente statunitense smentite successivamente da una nota della Casa Bianca. 

Payrolls super, non così gli altri indicatori di maggio 

A maggio le payrolls Usa hanno mostrato una crescita superiore alle previsioni (+280mila unità) con l’iniziale reazione del mercato di un apprezzamento del dollaro in vista dell’avvicinarsi del momento del primo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve. Il vice presidente della banca centrale statunitense, William Dudley, ha rimarcato  che il primo rialzo potrebbe arrivare entro fine anno. 

“Nonostante gli ottimi dati sul fronte del lavoro, il resto degli indicatori economici di maggio sono stati in gran parte misti – sottolinea oggi gli esperti di Swissquote – suggerendo che la temporanea debolezza economica sta durando più di quanto previsto dalla Fed e dal mercato. I dati non indicano che l’economia USA sia ben instradata verso una ripresa. Di conseguenza pensiamo che vi sia bisogno di ulteriori forti segnali di una ripresa in atto negli USA per svegliare i tori del dollaro“.