Dollaro nuovamente centro dell’attenzione degli operatori del Forex
Riportiamo oggi un estratto della morning note di FXCM a cura di Davide Marone, DailyFX Analyst presso FXCM.
I mercati che finora abbiamo considerato tipicamente estivi e perciò caratterizzati da marcata lateralità, bassi volumi e volatilità, sono diventati nella giornata di ieri decisamente più interessanti sia da un punto di vista dei movimenti tecnici che del ritorno a dinamiche correlative in grado di coadiuvare le scelte di trading.
Dollaro all’unisono
Proprio in questo senso il focus va posto ancora una volta sul biglietto verde, la cui analisi ci permette di ricorrere a schemi esplicativi dei movimenti di prezzo. Se, per ciò che strettamente concerne il mercato valutario, nelle sedute passate il dollaro si era mosso in maniera diversa e non univoca contro le altre valute, ieri siamo tornati a dinamiche concertate che dapprima hanno visto i dollari comprati contro euro, sterlina, yen e commodities currencies e poi venduti in seguito a dati peggiori delle attese su Richieste dei Sussidi di Disoccupazione (336k vs 330 exp) e Indice PMI Manifatturiero (53,90 vs 54,00 exp) degli Stati Uniti, per poi essere ancora ricomprati all’incontro dei primi punti di supporto/resistenza di rilievo. Evidentemente ci troviamo all’interno di logiche di breve quando non brevissimo e questo non rende di certo facile l’operatività che però può essere per l’appunto supportata (se verrà confermata) da un tema di fondo che ancora una volta vede al centro il greenback in netta contrapposizione contro tutte le altre valute in maniera generalizzata, eccezion fatta quando queste ultime sono interessate da news o eventi particolari. Per la verità questo sta già avvenendo se ci riferiamo a valute emergenti come Real Brasiliano, Rupia Indiana, Rupia Indonesiana e Rand Sudafricano le quali si sono fortemente deprezzate proprio nei confronti nel greenback dell’ordine anche del 20% negli ultimi 4 mesi, mentre invece quest’ultimo si deprezzava contro euro, sterlina e yen nel medesimo periodo. Sara perciò cruciale a livello operativo capire se la logica dollaro centrica potrà persistere e da un punto di vista tecnico l’analisi del FXCM Dow Jones Dollar Index può tornare molto utile, come ha dimostrato ieri la rottura al rialzo di 10.730 che poi ha costituito un supporto perfetto al prezzo nel tentativo di forte ritracciamento del primo pomeriggio.
Gli scenari e il legame con le Borse
Il dollaro americano ha una relazione storica piuttosto varia con i cosiddetti “cicli della Fed”, nel senso che talvolta è andato rafforzandosi talvolta indebolendosi. Le aspettative discrete di crescita così come i timori di inflazione stanno comunque facendo crescere i tassi d’interesse a stelle e strisce che storicamente contribuiscono a rafforzare il dollaro americano il quale potrebbe riacquisire la sua posizione di forza anche contro valute come euro e sterlina nei confronti delle quali ha recentemente perso terreno. Certo, inevitabilmente il tapering della Fed la farà da padrone in relazione a queste logiche, molto meno la BCE e la BOE che comunque non auspicherebbero un mercato con tassi crescenti e una valuta domestica troppo forte. Tornando alla stretta attualità il suggerimento resta comunque, ancora, quello di affidarsi il più possibile ai livelli grafici che durante la giornata di ieri sono stati precisi e hanno reso il mercato piuttosto tecnico. Mercato che ci ha fatto assistere ad un ottima ripresa delle Borse, in particolare quelle europee, che comunque ancora difficilmente si riescono ad inserire all’interno di una più ampia cornice logica di correlazioni. Anche qui va prediletto un approccio tecnico come hanno dimostrato i pattern di divergenze rialziste che hanno funzionato egregiamente su S&P500, Dow Jones e FTSE Mib, tanto per citare l’indice nostrano. Piuttosto isolate restano invece le materie prime.