Dollaro consolida in attesa dell’intervento di Janet Yellen
Tutti in attesa di Janet. Dopo la chiusura degli scambi in Europa l’appuntamento è con l’intervento che il n.1 della Federal Reserve, Janet Yellen, terrà all’Economic Club di New York. Le parole del governatore saranno passate al setaccio per provare a comprendere quanto dovremo ancora attendere per il prossimo incremento del costo del denaro a stelle e strisce. Per il momento a dominare la scena sono gli orientamenti dei singoli membri del Fomc, il braccio operativo della Fed.
I “falchi” dell’istituto con sede a Washington sottolineano i progressi compiuti negli ultimi mesi dalla prima economia mentre le “colombe” preferiscono rimarcare le insidie nascoste nella debolezza della congiuntura di Asia ed Europa. Secondo esponenti della fronda “hawkish” come James Bullard e Patrick Harker il tasso sui Fed Funds potrebbe essere incrementato anche nel corso del meeting di aprile mentre da San Francisco John Williams ha rimarcato quanto l’economia domestica sia vulnerabile agli sviluppi esogeni.
Stretto tra due fuochi, l’indice del dollaro quota invariato a 95,903 dollari, l’eurodollaro passa di mano a 1,1200 e il cambio con la divisa nipponica è stabile a 113,43.
Anche dopo il discorso di Janet Yellen, si legge in una nota elaborata da Alan Ruskin di Deutsche Bank, è difficile che il mercato inizi a prezzare una stretta ad aprile. “Questo perché sarà necessario un periodo senza incrementi dei tassi sufficientemente lungo per favorire un riscontro positivo in un contesto di propensione al rischio”. Inoltre la reazione del mercato “sarà contenuta […] in vista dei dati chiave (quelli relativi il mercato del lavoro, ndr) che arriveranno a fine settimana”.
Dopo gli ultimi interventi, continua Ruskin, “l’impatto sul dollaro è stato minimo” e al momento non ci sono motivazioni che dovrebbero spingere i rialzisti sul dollaro “a trattenere il fiato in vista di un immediato e significativo supporto per il dollaro”.