Notizie Dollaro australiano in picchiata, euro giù

Dollaro australiano in picchiata, euro giù

27 Febbraio 2014 11:19

Pubblichiamo uno stralcio del report giornaliero sul forex preparato dagli analisti di Swissquote.

Lo yuan cinese rimane sotto la quotazione ufficiale per il terzo giorno consecutivo. L’USD/CNY è salito a 6,1327, appena sotto il livello a 6,1340 di ieri. L’inclinazione di breve termine è rialzista e il primo obiettivo è collocato a 6,1500. Si dice che questa settimana la PBoC intenda drenare, attraverso operazioni di repo, 160 mld di yuan, rispetto ai 108 mld yuan della settimana scorsa. Oggi l’Hang Seng e il Composite di Shanghai guadagnano rispettivamente l’1,60% e lo 0,30% (mentre scriviamo).

Stanotte le valute oceaniane hanno ceduto terreno. In Nuova Zelanda, a gennaio il surplus commerciale è sceso da 493 mln di NZD (dato rivisto) a 306 mln, il calo delle esportazioni più rapido del previsto ha frenato la propensione per il kiwi (NZD). Si è affievolito il momentum rialzista della coppia NZD/USD; la coppia entrerà in mercato orso in caso di chiusura giornaliera inferiore a 0,8292.

In Australia, l’AUD è stato colpito dai dati mediocri riferiti alle spese di capitale (CAPEX) del quarto trimestre. Le spese di capitale privato sono scese del 5,2% nel quarto trimestre (rispetto al -1,3% previsto e al +3,6% precedente). La coppia AUD/USD è scesa a 0,8917 (2 pip sotto il 23,6% di Fibonacci sul calo da ottobre 2013 a gennaio 2014), spazzando via gli stop sotto la media mobile a 21 giorni (attualmente a 0,8956), che nel frattempo è diventata la resistenza giornaliera. L’AUD/USD ora viene venduto e rimarrà in mercato orso in caso di chiusura giornaliera inferiore a 0,8992. La prima linea di supporto si trova a 0,8910/19 (media mobile a 50 giorni / 23,6% di Fibonacci), seguita da 0,8820 (supporto dicembre 2013). L’AUD/NZD ha compiuto un rally al ribasso sugli stop dopo la violazione al ribasso della media mobile a 50 giorni (1,0781). Il MACD è entrato in territorio negativo e ciò fa presagire una correzione al ribasso più marcata nei prossimi giorni.

Ieri l’EUR/USD è sceso a 1,3662 alla notizia che Putin ha ordinato un controllo della prontezza delle forze armate in Russia occidentale e centrale. Le notizie dalla Russia hanno ovviamente acuito i timori sulla situazione in Ucraina. L’EUR/USD ha trovato supporto a 1,3655/65 (media mobile a 50 giorni / 38,2% di Fibonacci sul rally di novembre e dicembre). Il momentum rialzista ha perso slancio, una chiusura inferiore a 1,3650 dovrebbe pesare ulteriormente sull’EUR/USD prima della riunione della BCE del 6 marzo. La coppia EUR/GBP continua a trovare richieste sopra 0,82000 e l’inclinazione rimane lievemente rialzista. Tuttavia, il trend parzialmente positivo dovrebbe vacillare in caso di chiusura inferiore alla media mobile a 21 giorni (attualmente a 0,82483).