Notizie Dollaro australiano: destinato a riprendere la salita contro il dollaro neozelandese

Dollaro australiano: destinato a riprendere la salita contro il dollaro neozelandese

29 Luglio 2015 14:37

La seconda metà del mese di luglio ha visto una svalutazione del dollaro australiano nei confronti del dollaro neozelandese. Il ritracciamento, superiore al 4% è arrivato dopo una lunga corsa dell’aussie: 14 punti percentuali dallo scorso aprile. Per Marco Bò, portfolio manager di Alternativefinance.ch si tratta di uno storno atteso che apre interessanti opportunità di trading. 

Australia e Nuova Zelanda sono due economie geograficamente vicine ma con differenze. Entrambe parte del bacino Pacifico, sono legate alle materie prime ma mentre in Nuova Zelanda prevalgono le commodity agricole, in Australia sono i minerali e i metalli a dominare la scena. La conseguenza principale la illustra Marco Bò, portfolio manager di Alternativefinance.ch: “L’Australia soffre di più il rallentamento dell’economia cinese e della domanda globale di materie prime”. 

Due economie in difficoltà, quindi, con le rispettive Banche centrali impegnate in una riduzione dei tassi di interesse. Tuttavia, mentre la Reserve Bank of Australia potrebbe aver raggiunto il floor dei tagli con i tassi di interesse al 2% e nonostante il governatore Stevens non abbia escluso nuove riduzioni, la Reserve Bank of New Zealand “taglierà ancora il costo del denaro da qui al termine del 2015. Bisogna contestualizzare – prosegue Bò – che l’economia australiana ha da sempre beneficiato di flussi finanziari grazie ai carry trades possibili grazie a buoni tassi di interesse. Ampliare troppo la forchetta tra cash rate australiano e americano, destinato al più tardi nel 2016 a un incremento, produrrebbe sicuramente scompensi alla bilancia commerciale del Paese”. 

Il fatto che la RBA si trovi con tutta probabilità sul pavimento dei tassi mentre la RBNZ abbia intenzione di tagliarsi ancora apre una forbice tra le due nazioni sfruttabile in ottica di trading. “Finora – riprende Bò – il dollaro australiano si è rafforzato contro il dollaro neozelandese in quanto il mercato ha scontato in anticipo il taglio dei tassi di interesse, poi effettivamente avvenuto, da parte della RBNZ. Inoltre l’economia della Nuova Zelanda è stata colpita dal crollo dei prezzi lavorati agricoli”. La pausa nel rafforzamento del dollaro australiano “nonostante il doppio taglio del costo del denaro da parte della RBNZ” viene giudicato da Bò necessario “per consolidare i prezzi e offrire delle opportunità di acquisto basate su tre ragioni”. 

1)L’oro ha un downside limitato che potrà portarlo al massimo in area 930/980 dollari;

2)La RBNZ taglierà ancora il costo del denaro da qui al termine del 2015 mentre non riteniamo possibile che la RBA porti i tassi sotto al 2%;

3)Una possibile avversione al rischio porterà diversificazione nei confronti del dollaro verso valute da investimento. 

Graficamente “siamo long sul cross da 1,0910 con stop a 1,07 come chiusura di giornata e due target, il primo in area 1,1350 e il secondo utilizzando trailing stop in area 1,17”.