Deutsche Bank: bassi tassi e volatilità erodono i margini, prosegue il piano di ristrutturazione
Deutsche Bank ha alzato il velo sui conti del secondo trimestre 2016. In un contesto di tassi di interesse a zero ed elevata volatilità nei mercati finanziari la banca tedesca ha riportato una contrazione netta degli utili, scesi del 20% a 7,4 miliardi di euro.
Tale dinamica si è riflessa a livello di bottom line in un crollo degli utili netti di oltre il 98% rispetto al pari periodo del 2015, a 20 milioni di euro. Questi numeri, nonostante molto preoccupanti, sono superiori rispetto a quanto avevano ipotizzato gli analisti.
Infatti, secondo il consensus raccolto da Bloomberg, i principali esperti che seguono la banca d’affari tedesca avevano stimato perdite per 22 milioni di euro. A livello patrimoniale il Cet1 Ratio della banca è salito leggermente dello 0,1% a quota 10,8%, mentre gli analisti si attendevano un livello pari all’11,3%.
A pesare sul giudizio di operatori del mercato ed investitori sono le forti incertezze sul titolo, che da inizio anno ha praticamente dimezzato la propria capitalizzazione. Dette incertezze derivano principalmente da indagini normative che dovrebbero portare a multe pesanti, e la ormai risaputa esposizione in derivati creditizi. L’amministratore delegato, John Cryan si è detto “contento per i progressi fatti fino ad ora”.
Cryan, in carica da luglio del 2015, ha avviato nel suo primo anno alla guida del colosso tedesco un’importante piano di ristrutturazione dell’organizzazione interna dell’azienda. Detto piano ha previsto un drastico taglio delle attività rischiose, il congelamento dei dividendi e il taglio di circa 9.000 posti di lavoro.
“Se le difficoltà economiche globali dovessero intensificarsi, dovremo velocizzare i tempi della ristrutturazione e aumentare la sua portata” ha dichiarato il numero uno dell’istituto a margine della riunione degli amministratori.