Debolezza del dollaro sospinge azioni e commodity. Nuovo record dell’oro

Prima parte della seduta inaugurale della nuova ottava con decisa intonazione positiva per le Borse europee. Alle 11.10 l’indice Ftse Mib sale dello 0,94% a 22.722 punti. L’indice guida milanese era reduce dal calo di oltre il 3% nella scorsa ottava. A dettare il ritmo sui mercati è il forte movimento ribassista del dollaro sulle attese che la Federal Reserve mantenga più a lungo le misure di stimolo. Ieri James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis, ha paventato l’ipotesi di un’estensione del programma di acquisto di titoli garantiti da mutui oltre la scadenza prevista (marzo 2010). Il cross euro/dollaro si è riportato di slancio nei pressi di quota 1,50 dollari (toccato massimo intraday a 1,4989), mentre risulta sostanzialmente invariato il cross dollaro/yen a 88,86 yen. Debolezza del dollaro che sospinge le principali materie prime con l’oro che ha toccato i suoi nuovi livelli record sopra area 1.1.67,88 dollari l’oncia, in rialzo di oltre 1 punto e mezzo percentuale rispetto ai livelli di venerdì scorso. Nuovi massimi a 14 mesi per il rame che a Londra ha varcato la soglia dei 7.000 dollari a tonnellata sospingendo al rialzo il comparto delle risorse di base.
Oggi in Europa riflettori puntati sui dati preliminari degli indici Pmi di novembre (dati preliminari). Poco sotto le attese è risultato l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona che si è attestato a 51 punti a novembre. Le attese erano per un rialzo a 51,3 punti dai 50,7 del mese precedente. Sopra le attese invece l’indice Pmi servizi a 53,2 punti (consensus 52,9 punti dai 52,6 del mese precedente). Alle 14.00 è atteso il discorso di Jean Claude Trichet, presidente della Bce. Venerdì scorso il numero uno dell’Eurotower ha rimarcato come sia troppo presto per dire che la crisi sia alle spalle poiché in questi mesi i mercati e l’economia sono stati condizionati positivamente dalle eccezionali misure di stimolo all’economia.
Dagli Usa invece atteso un importante dato sul mercato immobiliare Usa dopo il deludente dato sull’avvio di cantieri di nuove unità abitative a ottobre (-10,6%) arrivato settimana scorsa. Oggi in agenda le vendite di case esistenti a ottobre, attese in rialzo del 2,3 per cento mensile con 5,7 milioni di unità vendute a livello annuo. Si tratta della statistica più importante del mercato immobiliare residenziale poiché, rispetto a quello sulla vendita di case nuove, è un indicatore più generale rappresentando una porzione più ampia del mercato degli alloggi.