Notizie D. Choe: lo yen è destinato a muoversi in controtendenza rispetto all’euro

D. Choe: lo yen è destinato a muoversi in controtendenza rispetto all’euro

15 Dicembre 2010 18:18

Nuovi ribassi di euro e sterlina contro franco svizzero. Oggi il protagonista sul valutario è stato il franco svizzero, che sfruttando il desiderio di sicurezza degli investitori sta spingendo alla corde la moneta unica e quella britannica. Nel primo caso la divisa dell’Eurozona paga dazio al report con cui Moody’s, dopo l’avvertimento di Standard & Poor’s al Belgio di ieri, ha annunciato di aver messo sotto revisione il rating Aa1 della Spagna per un possibile declassamento, citando la vulnerabilità del paese di fronte agli elevati impegni di finanziamento dell’anno prossimo. Come segnala Christopher Beauchamp di IG Markets “la tempistica avrebbe potuto essere migliore, dato che l’annuncio di Moody’s arriva il giorno prima dell’asta finale per l’anno di bond spagnoli”. Domani l’esecutivo di Madrid prevede di vendere 3 miliardi in titoli a 10 e 15 anni.

La sterlina è invece indebolita dai dati arrivati dal mercato del lavoro, che hanno visto il tasso di disoccupazione ILO salire ad ottobre dal 7,7 al 7,9%. L’euro/franco svizzero quota quindi in calo dello 0,3% a 1,2796 dopo aver toccato nel corso della seduta un minimo storico a 1,2757; stessa storia per la moneta d’Oltremanica, che dopo 1,4978 in questo momento scambia in calo dello 0,9% a 1,5011. Per quanto riguarda gli altri cross, la moneta unica quota 1,3269 dollari e 111,56 yen. La divisa giapponese perde terreno contro il biglietto verde (usdjpy a 84,060) a seguito del calo dell’indice Tankan a 5 punti a dicembre dagli 8 precedenti.

Secondo David Choe, sempre da IG Markets, “è probabile che lo yen nel prossimo futuro sia trainato principalmente dagli eventi nella Zona Euro; qualsiasi accenno di un peggioramento della situazione in Europa probabilmente spaventerà gli investitori, spingendoli a cercare rifugio nella valuta giapponese”.

Tornando ai dati macro, indicazioni sostanzialmente positive dagli Stati Uniti. Nonostante con un +0,1% l’inflazione a novembre sia risultata inferiore alle stime, il dato “core” ha registrato il primo incremento da luglio; bene anche il l’indice che misura l’attività manifatturiera dello Stato di New York, balzato a 10,57 punti e la produzione industriale di novembre, che ha mostrato un progresso dello 0,4%. Arrivato infine l’indice Nahb relativo l’andamento del mercato immobiliare a dicembre, che, in linea con le stime, si è confermato a 16 punti.