D. Choe: la vicinanza alla penisola coreana sta penalizzando lo yen
Il cross euro-dollaro dopo un minimo di seduta toccato nella seconda parte a 1,3063 viaggia in area 1,31 quotando in questo momento 1,3094. La moneta unica oggi si è mossa in scia dell’andamento dei mercati finanziari, subito scivolati in territorio negativo dopo un buon inizio. A prescindere dalla situazione dei singoli Stati quello che preoccupa maggiormente gli operatori è il rischio che le difficoltà dei Paesi periferici, ed in questo caso parliamo di Portogallo, si ripercuotano su economie ben più importanti per la tenuta dell’Eurozona, come ad esempio quella spagnola. I Cds (Credit default swap) sulla Spagna, il premio pagato per assicurarsi contro il fallimento di un emittente, scambiano ai massimi storici.
Come rileva David Choe di IG Markets “gli investitori non sono convinti che le misure adottate per l’Irlanda possano evitare che la crisi del debito si estenda anche alle altre nazioni della periferia di Eurolandia”. Tensioni che insieme alle notizie in arrivo dalle due Coree stanno spingendo al rialzo il dollar index (+0,7% a 80,915 punti). Da un punto di vista tecnico il consolidamento sopra questi livelli potrebbe permettere all’indicatore di puntare dritto verso quota 88,7.
La moneta statunitense quota in rialzo anche contro yen a 84,300 e nel cable, il cambio con sterlina (gbpusd), che si porta a 1,5550. Choe evidenzia come gli investitori stiano preferendo, nella corsa verso gli asset rifugio, il dollaro allo yen “a causa della vicinanza del Giappone alla penisola coreana”.
Scarna l’agenda macro. Oggi dal Vecchio continente meglio del previsto il dato relativo la fiducia dei consumatori, che a novembre si è attestata a -9,4, in miglioramento rispetto al dato precedente, rivisto a -10,9 punti.