D. Choe: la speculazione su nuovi interventi della BoJ potrebbe continuare ad indebolire lo Yen
Il dollaro/yen dopo l’ordine unilaterale alla Bank of Japan di intervenire per fermare l’ascesa della valuta nipponica, in questo momento scambia in rialzo del 3% portandosi a 85,630. Dopo i minimi da 15 anni fatti segnare dal cross, la BoJ è scesa in campo, per la prima volta dal 2004, per vendere yen e acquistare biglietti verdi. +3% anche per l’euro/yen a 111,21.
Secondo quanto riportato da David Choe di IG Markets, “i dettagli sulla vendita non sono stati ancora resi noti, ma le stime parlano di 100-500 miliardi di yen, una goccia nell’oceano rispetto ai 14.800 miliardi venduti in tre mesi nel 2004, anno a cui risale l’ultimo intervento diretto del Giappone sul mercato valutario”. In quest’ottica secondo Choe, “lo yen potrebbe continuare ad indebolirsi sulla base delle speculazioni secondo cui il Giappone potrebbe intervenire nuovamente”. Tuttavia, rileva Choe, “non è chiaro quanto l’intervento diretto possa essere efficace a fermare l’ascesa dello yen nel medio termine, in particolare senza il sostegno di altre nazioni”.
In parità invece l’euro/dollaro, che dopo aver superato ieri quota-1,3 in questo momento scambia a 1,2987. Poco fa sono stati comunicati i dati statunitensi relativi l’indice Empire manufacturing ed i prezzi di importazioni ed esportazioni. Il primo ha messo a segno un inatteso calo a 4,1 punti, contro i 9 del consenso, mentre sopra le attese il +0,6% dei prezzi dell’import ed il +0,8% delle esportazioni. In arrivo il dato relativo la produzione industriale, attesa in rialzo dello 0,3%.
Dopo il deludente dato relativo la manifattura dello Stato di NY, secondo Choe “qualsiasi sorpresa al rialzo potrebbe far scattare un rally in azioni, e la propensione al rischio dovrebbe dare spinta alla coppia EUR/USD”.
In recupero sul dollaro dopo i dati macro anche la sterlina, che nella prima parte di seduta aveva perso terreno in scia della crescita di 2.300 unità messa a segno dalle nuove richieste di sussidio ad agosto, contro le -3 mila unità attese. Choe ritiene che “l’aumento delle richieste di sussidi si aggiunge all’opinione diffusa secondo cui l’economia britannica sia in difficoltà e si trovi di fronte a una serie di sfide tra cui i prezzi delle case in calo e l’inflazione elevata”. In questo momento il cable, il cross sterlina/dollaro quota 1,5540. Attenzione domani ai dati relativi le vendite al dettaglio d’Oltremanica, che se fossero superiori alle aspettative, potrebbero spingere al rialzo il pound.