D. Choe: riflettori puntati sul QE2, atteso intervento da 500 mld in pagamenti incrementali
Tutti in attesa della Fed, che tra circa 3 ore annuncerà i dettagli del nuovo piano di allentamento quantitativo. Gli analisti stimano nuova liquidità per 500 mld di dollari, dosati in interventi mensili da 100 mld, anche se nei due mesi di attesa alcuni commentatori sono arrivati a pronosticare un intervento da 2 mila mld di dollari mentre secondo altri il quantitative easing 2 sarà limitato a poche centinaia di migliaia di dollari. Staremo a vedere.
Secondo David Choe di IG Markets la Fed “dovrebbe mettere a disposizione almeno 500 miliardi di dollari sotto forma di pagamenti incrementali per un periodo indeterminato. In questo modo sarà più facile per la Fed ritirare le misure di stimolo se le condizioni dovessero migliorare”. Choe sottolinea che “non è chiaro ciò che la Fed acquisterà; le aspettative sono per acquisti di titoli del Tesoro a lungo termine, ma potrebbero anche aumentare gli asset non convenzionali come agency debt, titoli garantiti da ipoteche o obbligazioni societarie”. Dato che il mercato in queste settimane il dollaro ha già scontato il QE2, il greenback “potrebbe dar vita ad un rally se le dimensioni del programma risultassero essere inferiori alle attese”.
Intanto dagli Stati Uniti sono arrivate indicazioni decisamente positive dal fronte macro. Ha aperto le danze la stima Adp sull’andamento dell’occupazione nel settore privato a stelle e strisce, rilevando un miglioramento ad ottobre di 43 mila unità, contro le +20 mila del consenso. Meglio del previsto anche il +1,2% degli ordini all’industria di settembre ed i 54,3 punti dell’Ism servizi di ottobre. Il biglietto verde in questo momento scambia a 1,4023 contro euro, sostanzialmente invariato rispetto a ieri, ed a 81,370 yen, in rialzo dello 0,9% rispetto al dato precedente.
La Bank of Japan intanto ha anticipato la sua riunione di una settimana e, nonostante le smentite, “il mercato ha speculato che la mossa servisse alla banca centrale per poter reagire tempestivamente a eventuali movimenti indesiderati dello yen come conseguenza della decisione del FOMC”.
Dopo aver toccato questa mattina il massimo degli ultimi 9 mesi a 1,6154, il cable (gbp/usd) in questo momento scambia a 1,6081. La sterlina si muove in linea dei 53,2 punti messi a segno dal Pmi servizi britannico di ottobre. L’analista di IG Markets rileva che la “sterlina ha sottoperformato nei confronti dell’euro e del dollaro australiano nel corso degli ultimi due mesi, dato che il rallentamento dei fondamentali economici sottostanti ha portato gli investitori a speculare che la BoE sosterrà un’altra tornata di QE. Tuttavia, i dati economici misti stanno spegnendo quelle aspettative e spingendo il cross GBP / USD vicino ai massimi di quest’anno”.