D. Choe: nel breve l’euro/dollaro si muoverà in scia della propensione al rischio
L’euro si mette in scia dei listini finanziari e recupera posizioni, almeno per oggi. In una giornata destinata alle ricoperture, l’euro risale la china anche grazie alle indicazioni migliori delle attese arrivate dal fronte macro ed alle indiscrezioni sulle future mosse della Bce. Il presidente Trichet domani potrebbe annunciare un cambiamento di strategia per favorire la normalizzazione dei mercati. Per acquistare un euro in questo momento sono necessari 1,3105 dollari e 110,37 yen.
Dal fronte macro, indicazioni contrastanti dai dati relativi il Vecchio continente. Sotto le attese il Pmi manifatturiero a livello europeo e tedesco, a 55,3 e 58,1 punti, e, sempre dalla Germania, ha stupito in positivo il +2,3% m/m delle vendite al dettaglio di ottobre. Nonostante il buon momento dell’economia teutonica, secondo David Choe di IG Markets nel breve l’andamento del cross euro/dollaro sarà “probabilmente dettato dalla propensione al rischio, in particolare legata alla situazione del debito in Europa”.
Indicazioni positive anche dalla fiducia dei direttori degli acquisti del manifatturiero cinese, a 55,2 punti, e statunitense, a 56,6 punti. Sempre dagli Stati Uniti bene il +0,7% della spesa per costruzioni, il +2,3% della produttività del 3° trimestre ed i +93 mila occupati del settore privato a novembre. Il biglietto verde scambia invece in decisa crescita contro yen, portando il cross a 84,220 yen. Secondo Choe “lo yen è stato negativamente influenzato dalla notizia secondo cui la Corea del Sud e gli Stati Uniti starebbero progettando esercitazioni militari nel Mar Giallo”.
Dopo Germania e Portogallo domani sono Spagna e Francia ad essere attese al varco. Oggi la Germania ha piazzato titoli a cinque anni per 4,130 miliardi di euro a un tasso medio di 1,73%. L’emissione si sarebbe dovuta attestare a 5 miliardi. Il Tesoro portoghese ha invece collocato questa mattina 500 milioni di euro di titoli ad un anno. Il rendimento è salito al 5,281%, dal 4,813% del 17 novembre ed il titolo prezza 95,116, dal 95,359 precedente. Madrid domani venderà tra gli 1,75 ed i 2,75 mld di titoli, mentre l’asta francese dovrebbe attestarsi a 5 mld.