Notizie D. Choe: con la crisi del debito sotto i riflettori l’euro è destinato a scendere ancora

D. Choe: con la crisi del debito sotto i riflettori l’euro è destinato a scendere ancora

10 Gennaio 2011 16:37

L’euro si conferma sopra quota 1,29 dollari anche nella seconda parte di seduta. Dopo esser scesa sotto 1,29 a 1,2873 dollari nel corso della prima parte, la moneta unica in questo momento quota 1,2942. Al di là delle voci (smentite) su presunte pressioni di Francia e Germania per spingere il Portogallo a chiedere gli aiuti del fondo di emergenza europeo, la moneta unica è supportata dalle indiscrezioni su operazioni di acquisto di bond sul secondario da parte della Bce.

David Choe da IG Markets rileva che la moneta unica è stata anche sostenuta anche dalle voci, rilanciate dal quotidiano tedesco Handelsblatt, di un ammorbidimento delle posizioni tedesche in relazione all’incremento del fondo di salvataggio europeo. “A mio parere -sottolinea Choe- la tendenza per l’euro rimane ancora ribassista, dato che la negatività che circonda la questione-debito non mostra segni di distensione. Inoltre, i guadagni del dollaro potrebbero trovare sostegno nei possibili segnali positivi in arrivo dall’economia americana nei prossimi mesi”.

La settimana si preannuncia particolarmente calda a causa delle aste di titoli di Stato. Mercoledì il Portogallo proverà a vendere bond tra i 750 mln ed 1,25 mld di euro; giovedì sarà invece la volta di Italia, Grecia e Spagna.

Per quanto riguarda gli altri cross, lo yen si rafforza sia contro dollaro che contro euro a 87,720 e 107,04. Oggi i mercati giapponesi sono rimasti chiusi per festività. A dicembre la Cina ha registrato un avanzo commerciale di 13,1 miliardi dollari, decisamente minore dei 20,8 miliardi di dollari attesi. Le importazioni sono aumentate del 25,6% sul mese, a fronte di un +17,9% delle esportazioni. Anthony Grech da IG Markets rileva come il calo del “surplus commerciale sia sintomatico del fatto che il consumatore cinese stia cominciando a spendere di più” e questo rappresenta un “segnale positivo per la crescita economica globale”.