Notizie Crollo azioni Cina spinge verso lo yen

Crollo azioni Cina spinge verso lo yen

8 Luglio 2015 10:14

Il nuovo tonfo della Borsa di Shanghai, abbinato al permanere delle incertezze sul futuro della Grecia, sta spingendo oggi lo yen che nelle ultime sedute è tornata a essere gettonata come valuta rifugio per eccellenza. Il cross tra dollaro e yen è sceso fino a 121,42, con una flessione di circa una figura rispetto ai livelli della vigilia. 

Oggi lo Shanghai Composite ha ceduto quasi il 6% portando a oltre -32% il tonfo delle ultime tre settimane e mezzo. A nulla sono valsi gli interventi delle autorità di Pechino per frenare l’ondata di panic selling, con l’ordine alle società a controllo statale di non vendeere azioni in questo periodo di “inusuale volatilità” della Borsa cinese. Il calo dei mercati “potrebbe gravare sul sentiment dei consumatori e sulla spesa, anche se il rally non ha contribuito ad alimentarli”, sottolinea Craig Botham, Emerging Markets Economist di Schroders che vede possibili ripercussioni negative sull’economia cinese. Guardando ora allo spaccato del PIL del primo trimestre, balza all’occhio è il forte rialzo del contributo del settore finanziario alla crescita del PIL, salito all’1,3% rispetto allo 0,7% precedente. “Ciò riflette il boom del business del brokeraggio, che probabilmente non continuerà nelle attuali condizioni dei mercati – rimarca l’esperto di Schroders – e di conseguenza, con tutta probabilità ciò peserà sulla crescita del terzo trimestre, soprattutto se gli sforzi volti a rafforzare il mercato si riveleranno inefficaci”.

Le vendite hanno fatto capolino con decisione anche sulla Borsa di Hong Kong con un calo giornaliero di quasi l’8%. Il rischio bolla in Cina ha comportato forti vendite anche in Giappone con il Nikkei protagonista della peggior seduta da marzo trainato al ribasso dai titoli delle società maggiormente esposte sulla Cina.