Crescita globale, secondo S&P aumentano le pressioni macro: il quadro
L’aumento dei tassi, la maggiore insicurezza energetica dell’Europa e gli effetti persistenti del COVID-19 stanno colpendo la crescita quasi ovunque. La regione Asia-Pacifico mantiene una performance relativamente migliore. A evidenziare e riassumere così l’impennata delle pressioni macro sulla crescita globale è l’S&P Global Ratings.
Mentre le banche centrali aumentano con decisione i tassi per combattere l’inflazione, S&P ritiene ci siano ora minori possibilità che possano evitare una forte contrazione. Si attende quindi una lieve recessione negli Stati Uniti. La variabile chiave è l’andamento del mercato del lavoro, che finora si è mantenuto solido.
S&P ha complessivamente abbassato le previsioni di crescita del PIL nel 2022 e 2023 e alzato le previsioni di inflazione; i rischi per questo scenario di base si mantengono al ribasso. Le prospettive di una ripresa a breve termine non sono chiare. Mentre gli Stati Uniti si trovano di fronte a un classico problema di surriscaldamento che dovrebbe risolversi abbastanza rapidamente, la riconfigurazione energetica dell’Europa richiederà anni per essere completata e la tempistica dell’abbandono da parte della Cina dalla propria rigorosa politica zero-COVID è un’incognita.