Il credit crunch fa ancora paura agli Usa: trema E-trade, Blackstone ai minimi da Ipo
Non passa giorno senza che una nuova istituzione finanziaria si aggiunga al conteggio delle vittime della crisi del credito negli Stati Uniti.
Dopo le banche Citigroup e Merrill Lynch, oggi è stata la volta di uno dei più importanti broker on-line: E-trade. Non è stata però l’unica novità degna di nota della giornata. Il quotidiano londinese Times ha infatti avanzato l’ipotesi di svalutazioni per 1 miliardo di dollari a carico di Hsbc, mentre Countrywide Financial ha avvertito in una comunicazione alle autorità che il suo accesso al mercato del debito sarebbe severamente limitato da una discesa del rating sotto l’investment grade. Da ultimo, anche il gruppo di private equity Blackstone ha riportato una perdita trimestrale inaspettata.
La crisi dei mutui subprime sta presentando un conto salato soprattutto a E-Trade Financial. In questo momento i titoli del broker on-line statunitense stanno letteralmente precipitando a Wall Street, con un ribasso superiore ai 50 punti percentuali a 3,98 dollari). Un caduta libera arrivata dopo che la società ha annunciato, nella serata di venerdì, svalutazioni superiori a quelle già rivelate nelle scorse settimane. In dettaglio, la società a stelle e strisce ha svelato che sarà costretta a rivedere al ribasso il fair value del suo portafoglio di cartolarizzazioni garantite da mutui immobiliari per un valore pari a circa di 3 miliardi di dollari.
Ma le cattive notizie – come si suol dire – non arrivano mai da sole. Questa mattina per il broker è arrivata la bocciatura di Citigroup, che ha ridotto la raccomandazione da hold (tenere in portafoglio) a sell (vendere) e ha, al tempo stesso, tagliato il prezzo obiettivo da 13 a 7,50 euro, scontando esplicitamente per il broker un rischio di bancarotta pari al 15%. ” Il management ha abbassato per la quinta volta in soli otto mese le previsioni sui guadagni – spiega Prashant Bhatia, analista di Citigroup – e con l’ultimo ribasso di venerdì è venuta a mancare la fiducia nell’amministratore delegato, nel presidente e in tutti i componenti del consiglio di amministrazione. Adesso, il punto di svolta sarà più importante è come reagiranno i clienti”.