Covered: Wall Street tra trimestrali, petrolio, tassi e Bin Laden
Le trimestrali di Amd e Pfizer restituiscono fiducia a Wall Street mentre minimi sono stati gli effetti sul mercato dei dati macro resi noti ieri. Da registrare l'intervento di Yellen (San Francisco Fed) secondo il quale la Fed potrebbe essere vicina alla fine della fase di rialzo dei tassi di interesse. "Al momento è però probabile qualche altro rialzo", ha precisato. Al contrario in Europa si comincia a parlare con sempre maggiore convinzione di aumento dei tassi nonostante il dato sui prezzi al consumo nel mese di dicembre non abbia evidenziato scossoni al rialzo. Preoccupano però petrolio, con il Wti a New York nuovamente al di sopra dei 67 dollari al barile, e emergenza gas, preoccupazioni che la Bce ha fatto proprie nel bollettino mensile: "La crescita di Eurolandia si conferma vigorosa nonostante il caro-petrolio". Rimane quindi lo stato di allerta sui tassi di interesse, situazione non condivisa dal presidente Ecofin Karl-Heinz Grasser secondo il quale l'inflazione è sotto controllo. In tutto questo ha fatto la sua ricomparsa anche Bin Laden che in un nastro registrato minaccia gli Stati Uniti d'America di nuovi attacchi offrendo allo stesso tempo una tregua prontamente rifiutata dall'amministrazione Bush. La seduta di fine ottava presenta un solo appuntamento macro rilevante, la fiducia dei consumatori del Michigan a gennaio, che il consensus prevede in crescita a 93 punti dai 91,5 precedenti. Al rialzo sull'indice Dj Industrial il mercato propone, tra le altre, le call di Goldman Sachs con strike 10.500 e 11.500 in scadenza a marzo, la call 13.000 di Société Générale in scadenza a dicembre o i bull certificate di Abn Amro con strike 9.000 o 8.500 in scadenza a giugno. Al ribasso ci si può rivolgere alle 11.000, 10.500 o 9.500 di Goldman Sachs con scadenza a marzo oppure infine al bear certificate di Abn Amro con strike 12.000 e scadenza a giugno.