Continua il pressing delle banche su Impregilo
Primo confronto tra le quattro grandi banche creditrici di Impregilo, SanPaolo, Unicredit, Banca Intesa e Capitalia, chiamate a dare una risposta alle richieste della società sul piano di salvataggio finanziario. Ieri pomeriggio, il pool bancario ha avviato il confronto per definire una linea comune a partire dalla ipotesi sulla ripartizione pro-quota dei nuovi finanziamenti in vista della riunione che dovrebbe tirare le somme e che gli advisor Poli&Associati e Paolo Colombo vorrebbero convocare entro dieci giorni, al massimo entro la metà del mese. La nuova finanza a carico dei creditori dovrebbe attestarsi intorno ai 350 milioni, integrando i 450 milioni dell'aumento di capitale che andrebbero a soddisfare il fabbisogno finanziario complessivo di circa 800 milioni stimato dalla società da ui a fine 2005 compresi i 550 milioni necessari a rimborsare il bond in scadena a maggio e a giugno. L'azionista di riferimento, Gemina, si è impegnato ad aumentare da 100 a 250 milioni la dotazione di capitali a favore di Impregilo. Ma anche nella riunione di ieri sera, le banche avrebbero giudicato insufficiente l'impegno di Gemina, non tanto dal punto di vista quantitativo ma qualitativo. I 100 milioni già erogati da Gemina a titolo di finanziamento nelle intenzioni della finanziaria verrebbero girati definitivamente ad Impregilo in cambio della cessione della quota Adr. Cosa non va? Secondo le banche in questo modo la dotazione patrimoniale del gruppo non cambia. La soluzione più rapida, come ventilato più volte da indiscrezioni di stampa, passa attraverso il rapido ingresso di nuovi soci, pronti a immettere liquidità e assumendo anche il timone della società.