Consumi/Confesercenti: nel 2013 ogni famiglia perderà 4 mila euro, persi 1,6 mln di posti di lavoro dal 2008
La crisi continua a mordere in Italia e senza azioni decise da parte del governo lo scenario attuale è destinato a peggiorare. Un’eventuale inerzia della situazione di crisi per tutto il 2013 accentuerà le già pesanti performance registrate nel periodo 2008-2012 e potrebbe avere pesanti ripercussioni sul Pil, il reddito delle famiglie, sull’occupazione e suoi consumi.
Secondo uno studio di Confesercenti, presentato oggi a Roma nel corso dell’assemblea annuale, il reddito disponibile delle famiglie, che fra il 2008 e il 2012 aveva registrato una flessione nell’ordine di 94 miliardi di euro, potrebbe accentuare il suo calo fino a 98 miliardi: nel 2013, dunque, ogni nucleo familiare vedrà mediamente ridotto di quasi 4 mila euro il proprio potere d’acquisto; una riduzione che si va a sommare a quelle subite nei cinque anni precedenti.
Si accentuerebbe anche la caduta dell’occupazione, che porterebbe a 1,6 milioni i posti di lavoro persi a partire dal 2008. E infine la pressione fiscale subirebbe un ulteriore aumento, portandosi al 44,4%.
Il Pil, stando alle stime elaborate dalla Associazione, potrebbe invece subire quest’anno un’ulteriore caduta per 20 miliardi, portando a 126 miliardi la perdita accumulata dal 2008.
Ancora più marcato risulterebbe il calo dei consumi: agli 85 miliardi svaniti fra il 2008 e il 2012 si andrebbe a sommare la flessione attesa per il 2013: altri 60 miliardi rispetto al livello pre-crisi. In sostanza, gli oltre 145 miliardi di consumi “persi” negli ultimi sei anni, sottintendono una contrazione di spesa pari, mediamente, a quasi 6 mila euro per ciascuna famiglia italiana.