Confcommercio: consumi fermi a inizio anno, pesa incertezza su prospettive a breve
I consumi iniziano il 2016 senza sprint. Reduce dal primo anno di rialzi dal lontano 2007, l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra infatti a gennaio 2016 un’invarianza rispetto al mese precedente ed una crescita dell’1,4% tendenziale. Il dato rilevato nell’ultimo mese ha determinato una modesta crescita della media mobile a tre mesi, confermando una modesta tendenza al recupero. Anche a dicembre la variazione congiunturale era risultata nulla.
Il 2015 si era chiuso con un progresso dell’1,6% dell’indicatore Confcommercio sui consumi, primo rialzo da otto anni.
Il 2015 si era chiuso con un progresso dell’1,6% dell’indicatore Confcommercio sui consumi, primo rialzo da otto anni.
Ripresa economica manca di slancio
“Il profilo della domanda delle famiglie appare in linea con quanto registrato da altri indicatori congiunturali che, pur mostrando un progressivo miglioramento del quadro economico, tradiscono l’assenza di slancio della ripresa e il permanere di elementi di incertezza sulle prospettive a breve”, rimarca il rapporto sui consumi diffuso oggi da Confcommercio aggiungendo come il contesto interno associato alle preoccupazioni sull’evoluzione del quadro internazionale ha determinato a febbraio un arretramento del clima di fiducia delle famiglie, che permane comunque su livelli elevati.
A gennaio sale con decisione solo spesa beni e servizi per comunicazioni
La stabilità registrata dall’ICC a gennaio riflette una modesta ripresa della spesa relativa ai beni (+0,1%) e un contenuto calo della domanda dei servizi (-0,1%). Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, l’unico incremento significativo ha interessato la spesa per beni e servizi per le comunicazioni (+0,5%) Variazioni positive di modesta entità si sono riscontrate per i beni e servizi per la mobilità (+0,1%), i beni e servizi per la comunicazione (+0,1%), i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,1%) e per la spesa per abbigliamento e calzature (+0,1%).
La stabilità registrata dall’ICC a gennaio riflette una modesta ripresa della spesa relativa ai beni (+0,1%) e un contenuto calo della domanda dei servizi (-0,1%). Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, l’unico incremento significativo ha interessato la spesa per beni e servizi per le comunicazioni (+0,5%) Variazioni positive di modesta entità si sono riscontrate per i beni e servizi per la mobilità (+0,1%), i beni e servizi per la comunicazione (+0,1%), i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,1%) e per la spesa per abbigliamento e calzature (+0,1%).
Hanno segnalato una stabilità sia la spesa per beni e servizi per la cura della persona, ferma anche a dicembre, sia quella per beni e servizi per la casa, che nel mese precedente aveva registrato una riduzione. In flessione è risultata la spesa per beni e servizi ricreativi (-0,3%), dopo il dato positivo di dicembre. Un modesto calo ha riguardato, per la prima volta dopo diversi mesi, anche i consumi relativi agli alberghi, i pasti e consumazioni fuori casa (-0,1%).